(Nel nome di Dio il sommamente Misericordioso il Clementissimo)
 
Credere che tanto il bene quanto il male abbiano come causa il decreto di Allah

 La provenienza del decreto divino del bene e del male e' il sesto articolo del credo islamico. Non sono, quindi, ne' il caso, ne la fatalita', ne' la fortuna , ne' la disgrazia le cause degli avvenimenti. Il gatto nero, che attraversa la strada, non sara' causa di qualche sventura, ne' l' aver trovato un quadrifoglio, oppure un ferro di cavallo, sara' causa di qualche quadagno, o evento lieto! Tutto quello che accade, sia nella vita dell' universo, sia nella vita dell' uomo, dall' evento piu' significante a quello piu' imporatante, fa parte di un disegno imperscrutabile di Allah, alla cui onnipotenza tutto e' sottoposto "Egli ha potere su tutte le cose" ed alla cui conoscenza nulla si sottrae "Egli ha conoscenza di tutte le cose". Il decreto di Allah ha dotato l' uomo della capacita' di compiere il bene e di compiere il male in base a una scelta volontaria. L' uomo non e' costretto a compiere il bene e non e' costretto a compiere il male;se cosi' fosse, non ci sarebbe ne' merito ne' colpa. Per decreto divino l' uomo e' responsabile della sua condotta.

Se il comportamento esprime il rispetto delle regole di vita date da Allah, gloria a Lui l' altissimo, per il bene dell' uomo in questa vita, il decreto divino, con la misericordia di Allah, gloria a Lui l' altissimo, rendera' meritevole l' uomo di entrare nel Paradiso;mentre, se il comportamento esprime il disprezzo delle regole di vita date da Allah, gloria a Lui l' altissimo, per il bene dell' uomo in questa vita, il decreto divino rendera' meritevole l' uomo di andare all' Inferno. Anche le libere scelte dell' uomo, che sono alla base della sua responsabilita', appartengono ad un disegno imperscrutabile del volore di Allah, di cui Allah, gloria a Lui l' altissimo, si serve per creare la realta' storica delle vicende individuali e collettive dell' uomo. La fede nel decreto divino e' il rifiuto di attribuire poteri divini a cose, persone o circostanze, come avviene, invece, nella superstizione, per effetto della quale si attribuisce a cose, persone, o circostanze, senza alcun nesso, la causa di fatti positivi o negativi.

La liberta' di scelta e' un dono e una grazia della Provvidenza divina, di cui l' uomo non perde il possesso e il godimento, fino a quando sceglie le vie del bene, mentre, quando fa malgoverno di questa' facolta' di scegliere e sceglie le vie del male, la sua liberta' di scegliere menomata, fino al punto di mettere l' uomo nella impossibilita' di uscire dalla prigionia del peccato. Dalla prigionia del peccato l' uomo puo' essere liberato, allora, soltanto dalla misericordia di Allah, gloria a Lui l' altissimo, che restituisce la liberta' a chi si pente di averla perduta e che si pente con cuore sincero.

Contro le insidie della supersitizione il Profeta  insegno' questa preghiera : "O iddio, non porta il bene nessun altro che Te e non tiene lontano il male nessun altro che Te. Non c'e' ne' potenza ne' forza se non per volere di Allah, l' Altissimo il Sublime!"

 

(La lode appartiene ad Allah, il Signore dei mondi)
 

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