(Nel nome di Dio il sommamente Misericordioso il Clementissimo)
 
 
L' imposta coranica

 
La Zakah e' il terzo pilastro dell'islam. Dice Allah, sia gloria a lui l'altissimo, nel Sublime e Sapiente Corano: "Eseguite l'adorazione rituale quotidiana, pagate l'imposta coranica ed obbedite all' apostolo , puo' darsi che vi venga usata misericordia." "Annuncia a coloro che accumulano l'oro e l'argento, invece di spendere queste loro ricchezze per la causa di Allah, che li attende un castigo doloroso." "I proventi dell'imposta coranica devono essere utilizzati a beneficio: dei poveri dei bisognosi degli esattori [incaricati della raccolta dell'imposta] per coloro i cui cuori sono stati conciliati (all' Islam) per la liberazione dei prigionieri per i debitori inadempienti [per motivi che non dipendono da loro fatto e colpa] per la causa di Allah per la viandante. [Il versamento dell'imposta coranica per i fini sopra indicati] E' un dovere imposto da Allah ed Allah e' l'onnisciente il Sapiente." "Preleva dalle loro sostanze l'imposta coranica. Li renderai puri e mondi. Benedicili." "Abbiate fede in Allah e nel suo Apostolo! Spendete - prelevando da cio' che Allah vi ha elargito - per il trionfo della Sua Causa! Coloro che tra voi avranno creduto ed avranno speso per la Causa di Allah riceveranno una grande ricompensa." "E non pensino coloro i quali tesaurizzano i benefici elargiti dalla provvidenza divina che sia per loro un bene quel che fanno! Anzi e' per loro un male. Quello che avranno accumulato in questa vita sara' il loro abominio nel giorno della resurrezione. Allah e' l'erede dei cieli e della terra e ben informato Egli e' di quello che andate facendo."

Il profeta Muhammad  disse: "Allah ha reso obbligatorio a tutti i musulmani con capacita' contributiva di pagare un'imposta, perche' con i proventi di essa si provveda alla pubblica assistenza. Allah sara' molto severo nel giudicare e nel punire coloro che si sottraggono a quest'obbligo. Sono debitori dell'imposta coranica (Zakah) tutti i musulmani (maschi e femmine) liberi sani e adulti." Il profeta  disse ancora: "Se possiedi 200 dracme - su cui e' trascorso un anno - devi pagare l'imposta coranica nella misura di cinque dracme. Sei esente dall'imposto coranica se non possiedi 20 dinari, ma se possiedi 20 dinari - e su di essi e' trascorso un anno - devi pagare un'imposta coranica di mezzo dinaro."

Il debito d'imposta (coranica) viene in essere dal possesso di 200 dracme oppure 20 dinari, che sono il minimo imponibile. Il minimo imponibile si chiama Nisab. Il dinaro ha il valore di grammi 4,8 di oro (il peso di una "unita' di misura del peso" detta Mithqal). Il Nisab dell'oro e' pari al valore di 96 grammi di oro. Infatti, moltiplicando 4,8 (il peso in oro d' un dinaro) per 20 (il numero dei dinari di cui e' necessario il possesso per il minimo imponibile), si ottiene il peso di 96 grammi d' oro. L' imposta coranica di un mezzo dinaro equivale a 2,4 grammi d' oro e 2,4 e' esattamente il 2,50% di 96.

I beni soggetti ad imposta coranica sono: l' oro, l' argento, la mercanzia e i gioielli, nel caso di tesaurizzazione. Sono soggetti ad imposta coranica, ma in misura diversa dal 2,50% : i prodotti agricoli, le miniere, il tesoro ed il bestiame. Per i prodotti agricoli e' dovuto, a titolo d' imposta coranica, il decimo del valore, se la coltura non richiede spese di irrigazione, mentre e' di un ventesimo, se richiede spese di irrigazione. Per le miniere e' dovuta un' imposta pari ad un quinto del valore, solo se viene scoperta in un terreno sottoposto alla decima. Per il tesoro nascosto sotto terra e' dovuta una imposta pari al 10% del valore, tranne che si tratti di pietre preziose. Per il bestiame e' stata elaborata dalla giurisprudenza islamica una tabella dettagliata di quanto dovuto in natura dai propetari di mandrie e di greggi, in rapporto alle specie di bestiame ed al numero dei capi. Sono esenti dall' imposta le mandrie di meno di sei cammelli e di trentuno bovini e i greggi di pecore e di capre con meno di quarantuno capi.

 

Il calcolo del nisab in Italia

In Italia il calcolo del nisab si effettua moltiplicando per 96 la quotazione dell' oro alla Borsa dei valori di Milano, nel giorno in cui spira l' anno da quando il cespite tassabile e' entrato nel patrimonio. Cio' perche' e' il valore dell' oro a costituire la base di valutazione per stabilire l' assoggettabilita' all' imposta di un cespite patrimoniale. Se uno dei cespiti patrimoniali ha il valore superiore al nisab, il propetario e' tenuto al pagamento del 2,50% del valore di esso a titolo di imposta coranica.

 

(La lode appartiene ad Allah, il Signore dei mondi)
 

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