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Nigeria, dichiarazione
dei Saggi dell’Islam

Dichiarazione dell’Unione mondiale dei Saggi dell'Islam
09 Rajab 1435-08 Maggio 2014

L'Unione mondiale degli Ulema/Saggi dell'Islam denuncia il rapimento compiuto dal gruppo armato Boko Haram di più di 200 ragazze in Nigeria e l'intenzione espressa dai rapitori di venderle o di forzarle a sposarsi e considera l'operato di questo gruppo un atto criminale, illecito nell'Islam, e una forma di corruzione sulla terra Essa lancia un appello per la loro immediata liberazione. "La lode appartiene ad Allah e la Sua pace e benedizione accompagnino il Suo Messaggero, i suoi Compagni e coloro che hanno seguito la Sua via e il Suo esempio. L'Unione mondiale degli Ulema dell'Islam ha appreso con grande dispiacere e amarezza la notizia del rapimento di numerose ragazze dalle loro scuole in Nigeria.  Questi atti compiuti dal gruppo armato Boko Haram hanno avuto inizio il 14 Aprile scorso e proseguono a tutt'oggi. L'Unione osserva con grande tristezza e dispiacere come i cuori e i comportamenti di alcuni musulmani si sono allontanati completamento dagli Insegnamenti dell'Islam e dalla piena Misericordia che Allàh ha voluto per l'Umanità.
L'Unione mondiale degli Ulamā‹ dell'Islam si dissocia
da questi comportamenti che considera estranei all'Islam e del tutto lontani dai suoi insegnamenti e dalle sue leggi. L'Unione inoltre afferma che questi crimini danneggiano fortemente l'immagine dell'Islam e accrescono l'odio contro i Musulmani nel mondo. Nel denunciare queste barbarie, l'Unione sottolinea quanto segue.
L'Islam, dai primi secoli, essendo religione di Misericordia, ha riconosciuto numerosissimi diritti a favore della donne prima ancora di altri ordinamenti e legislazioni contemporanei; perciò considera il rapimento delle ragazze un’ azione illecita, tra i peccati maggiori nella nostra Religione e una forma di corruzione sulla terra, nei confronti della quale l’Islàm ha edittato pene molto severe. Da qui L’Unione condanna con forza e senza mezzi termini Boko Haram e qualsiasi altra organizzazione, che si renda responsabile di questo genere di atti. L’Unione mette in guardia coloro che si prestano alla compravendita di queste persone rapite e dichiara che ogni matrimonio basato sulla costrizione è illecito e nullo. La libertà, l'onore e l'incolumità di queste ragazze sono responsabilità, di coloro che le hanno rapite e dei loro complici. L'Unione lancia un appello urgente al movimento Boko Haram perché rinunci a queste pratiche e torni alla retta via e alla leggi autentiche dell'Islam, che fanno riferimento a una corretta interpretazione del Corano e della Sunna del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria. L'Unione chiama il Movimento Boko Haram a rilasciare immediatamente queste ragazze e a risparmiare i civili, le donne e le ragazze dalla contrapposizione politica e dai conflitti interreligiosi in corso. L'Unione ricorda a tutti che l’Islam non è responsabile e non si riconosce in questi atti contrari ai Suoi valori e principi, alle leggi e a ogni morale. L’Unione esorta il Governo Nigeriano a non risparmiare nessuno sforzo, per riportare sane e salve tutte le ragazze rapite alle loro famiglie e ad adoperarsi maggiormente per la giustizia sociale nella società nigeriana, affinché il paese ritrovi la pace e la sicurezza. L’Unione si appella ai Nigeriani di fede cristiana, perché contribuiscano a rafforzare l'unità nazionale ed evitare ogni azione, che possa ferire la sensibilità dei loro concittadini musulmani e nuocere alla convivenza interreligiosa nel Paese.
Traduzione sintetica ad opera dell'imam Kamel Layachi.

N.° 187

Sha'bàn
1435
Giugno 2014

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