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ISIS-DAASH
La denuncia
da parte islamica


DOCUMENTO DI DENUNCIA
FATTA DA ESPONENTI DI PRIMO PIANO DELL’ISLAM
A LIVELLO MONDIALE
DELLA ESTRANEITÀ AL ISLAM
DEL SEDICENTE
<< STATO ISLAMICO>>
DAI’SH
(Stato islamico di ‘Irāq e Shàm)
September 29, 2014
by Hicham Oulad Mhammed

126 esponenti di primo piano del mondo islamico di diversi Paesi hanno denunciato con un documento LA VIOLAZIONE DEI PRECETTI DELL’Islam da parte del gruppo terroristico, che si fa chiamare <STATO ISLAMICO>.In questo documento, che è stato inviato al capo del gruppo Abu Bàker el-Baghdadī si dichiara in modo esplicito che l’attività del gruppo è totalmente illecita perché l’Islàm vieta di togliere la via a degli innocenti, indipendentemente, dal loro credo e dalla loro razza. Dice Allàh nel Sublime Corano [sura 5 àyah 32]:
”””””””(30) L’invidia armò a lui [a Caino] la mano contro suo fratello [Abele] e lo uccise, entrando così nel novero dei perdenti.
(31) Allora Allàh fece volare lì presso un corvo, che si mise a raspare la terra, cercando qualcosa; un segno per fargli capire come seppellire il cadavere di suo fratello. Disse: “Povero me, non sono nemmeno capace di seppellire il cadavere di mio fratello, facendo come questo corvo”. Ed entrò nel novero di quelli che si pentono.
(32) Per questo abbiamo insegnato nella scrittura rivelata ai Figli d’Israele che chiunque uccida un uomo, salvo che non si tratti di un omicida o di uno che diffonde la corruzione sulla terra, è come che uccida tutta l’umanità, mentre chi salva la vita ad un uomo è come che salvi la vita a tutti gli uomini. I Nostri Apostoli portarono loro informazioni chiare, però, ciò nonostante, la maggior parte di loro, dopo ciò, commettono eccessi sulla terra ”””””””.
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Inoltre è stato proibito di arrecare danno a qualsiasi fedele di religione monoteista: seguaci del cristianesimo, del giudaismo e yazidi. Il Consiglio degli ulamā‹ afferma con forza nella sua denuncia che è assolutamente proibito nell’ISLAM forzare qualcuno a convertirsi, violentare donne, usare violenza ai bambini e soprattutto è vietato torturare e assassinare in nome di Allàh.
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Nel documento si ricorda anche che è proibito distruggere tombe o mausolei dei Compagni del Profeta, che Allàh si compiaccia di loro come è stato fatto da questo gruppo di sedicenti musulmani con alcuni monumenti e mausolei nel nord dell’Irāq
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I firmatari del documento hanno dichiarato che il ǧihād non è altro che una attività militare di carattere difensivo, la quale deve essere eseguita in obbedienza a un complesso di regole e di norme e deve essere svolta per una causa nobile.
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Il gruppo dei sapienti musulmani, all’unanimità, ha, altresì, denunciato che i dirigenti del sedicente Stato Islamico stanno facendo mal governo del Sublime Corano e delle tradizioni profetiche e che non sono nelle condizioni di dichiarare il CALIFFATO, come è stato fatto in Siria e Iràq, poiché per tale declaratoria è necessario il consenso di tutti i Musulmani. Hanno sottoscritto questo documento sia esponenti dei Paesi del Mondo Islamico, sia del mondo occidentale, membri di organismi competenti a emettere pareri giuridici su temi islamici [fatāwā], professori di scienze islamiche e di sharì’ah nonché Mufi [massima autorità religiosa di ogni Paese Musulmano].

FISCHIA IL VENTO E INFURIA
LA BUFERA MASSMEDIATICA
DELLA PIÙ VISCERALE ISLAMOFOBIA
Da qualche tempo è venuto alla ribalta delle cronache con continuità il fenomeno ISIS e gradualmente si è rinfocolato in gran parte dell’opinione pubblica l’atteggiamento di islamofobica demonizzazione dell’Islàm, tout court, con sensibile aumento dell’intolleranza nei confronti dei musulmani. La sensibilizzazione delle masse, vittime della web-addiction, ha trovato nella rete uno strumento oceanico, come risulta chiaramente dalla navigazione nell’arcipelago dei siti dell’odio, in ciascuno dei quali si leggono infamità contro l’Islam finalizzate a fomentare sospetto, paura, odio, aggressione non solo verbale contro i Musulmani di casa nostra. E il pretesto per l’offensiva anti-islamica dei mass media al servizio della conservazione dei sistemi di dominio dell’uomo sull’uomo - ai quali l’Islàm contrappone la liberazione dell’uomo dal dominio dell’uomo alla luce della Parola di Dio/Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce - è offerto su un piatto d’argento dalle imprese criminali di gruppi organizzati a tal fine dalle multinazionali politico-economiche dello sfruttamento dei popoli che operano a livello globale. Tali imprese criminali - spettacolarizzate sotto il nome dell’Islàm – sono uno strumento talmente efficace di terrorismo massmediatico, da rendere impossibile non pensare, sulla base dell’antico quesito in base al quale l’autore di un atto, a prescindere da chi materialmente lo compie, è chi ne trae beneficio, che esso sia programmato dal principe del male per tener vivo nell’Occidente schiavista il terrore, dopo il crollo del muro di Berlino, l’implosione dell’Unione Sovietica, al-Qaeda e le Torri Gemelle! Pensare! Sì! Pensare, ma per pensare occorre che la mente sia libera da laccioli, lacci e catene e con le valanghe di falsità quotidianamente ammannite dalle emittenti dell’impostura è difficile, benché non impossibile trovare, delle persone che riflettano sul fatto che sulla faccia del pianeta Terra i Musulmani sono QUASI DUE MILIARDI, DICONSI QUASI DUEMILA MILIONI, e solamente alcune decine di migliaia, e forse nemmeno, su circa duemila milioni sono gli individui che operano al servizio della reazione del Nuovo Ordine Mondiale, spacciandosi per pionieri del Califfato, del nome del quale si sono appropriati indebitamente. Sono meno di una goccia nell’oceano Islamico, messi tutti insieme nelle diverse sigle: ISIS, Nusra, Boko Haràm, Esercito Libero Siriano, Fronte Islamico e tutte le varie formazioni terroristiche. Ci sono, e vero, nella ummah loro sostenitori [a livello ideologico], ma non sono più di alcuni milioni; che certamente non sono pochi in termini assoluti, ma sono una insignificante MINORANZA rispetto alle dimensioni globali dell’ISLAM. La spettacolarizzazione delle imprese criminali dei <sedicenti musulmani> da parte dei mass media occidentali, la proprietà dei quali è nelle mani dei beneficiari dell’anti-islamico <dominio dell’uomo sull’uomo> rivela chiaramente, la sua natura di strumento di propaganda mistificatoria per la demonizzazione dell’Islam, finalizzata alla discriminazione dei Musulmani e a dare sostanzioso corpo al progetto di <scontro di civiltà> caldeggiato dai magnati dell’industria bellica. È dovere di tutti i Musulmani denunciare a ogni livello informativo l’estraneità all’Islàm dei recenti fenomeni di geo-politica contemporanea, nei quali vengono abusate le parole Islàm, califfato, gihād, che riempiono le pagine dei mezzi di informazione cartacei, di quelli della rete, e le bocche di certi personaggi televisivi, dichiaratamente < nemici da millenni dell’Islàm>.

N.° 189

Safar
1436
Ottobre/
Novembre 2014

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