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Il Signore dei mesi

In Questo Messaggero dell’Islàm di Ramadàn 1436 non può mancare a beneficio dei fratelli lettori di esso il ricordo del tesoro di insegnamenti profetici contenuti nel famosissimo ḥadīth, di cui l’altrettanto famosissimo Compagno del Profeta, Salmān al-Fàrisī (il Persiano), che Allàh si compiaccia di lui. ha fatto dono alla ummah, arricchendola con le parole sante del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria. Raccontò Salmān: “L’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, annunciò negli ultimi giorni di Sha’bān, l’avvento di Ramadàn con queste parole: “O gente, sta per sopraggiungere a voi un mese sublime, un mese benedetto, un mese nel quale c’è una notte più ricca di grazie di mille mesi [làylatu-l-qàdr], un mese nel quale Allàh vi ha dato l’ordine tassativo di digiunare tutti i suoi giorni, dandovi la facoltà di vegliare in adorazione nelle sue notti; è il mese della pazienza – e come ben sapete la ricompensa della pazienza altro non è che il paradiso -. Ramadàn è il mese dell’uguaglianza, il mese in cui la provvidenza divina verso i credenti è accresciuta. Colui che a un fedele che digiuna offre il pasto della rottura del digiuno avrà come ricompensa un perdono dei peccati e una salvezza dal fuoco; avrà, inoltre la stessa ricompensa di colui al quale ha offerto il pasto per la rottura del digiuno, senza che nulla venga tolto alla ricompensa del digiunante!”. Gli venne detto: “O Apostolo di Allàh, non tutti noi abbiamo la possibilità di offrire la rottura del digiuno a un digiunante!”. Disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria: “Quella ricompensa l’avrà anche chi offra come rottura del digiuno un dattero, o un sorso di acqua o del latte!”. Questo è un mese, di cui la prima parte è misericordia, la parte di mezzo è perdono e l’ultima parte salvezza dal fuoco; chi in essa libera uno schiavo riceverà il perdono dei peccati e salvezza dal fuoco. In questo mese dovete accrescere la frequenza di quattro cose. Per mezzo di due delle quali otterrete il compiacimento del vostro Signore e alle due delle quali non potrete fare a meno. Per quanto riguarda le prime due cose per mezzo delle quali otterrete il compiacimento del vostro Signore, la prima è la “Testimonianza che non c’è divinità tranne Allàh” e la seconda che Gli chiediate perdono.
Le seconde due sono che chiediate ad Allàh il paradiso la prima e che gli chiediate di scamparvi dal fuoco dell’inferno la seconda. Chi disseta un digiunante otterrò da Allàh di dissetarsi alla fonte paradisiaca con una bevuta che lo disseterà fino al suo ingresso nel Paradiso [o come disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria]

N.° 192

Ramadàn
1436
Giugno 2015

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