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Editoriale
La conquista pacifica
dei cuori

La parola “pretesto” significa “motivo addotto palesemente a spiegazione del proprio comportamento o del proprio operato, allo scopo di mascherarne i veri motivi”. Non c’è dubbio, quindi, conoscendo le nostre mascherine [che vogliono dare a intendere una cosa per un’altra] che l’ISIS non è altro che il pretesto per rendere consenziente l’opinione pubblica a iniziative liberticide nei confronti dei Musulmani, residenti in Europa, che in Europa vivono, lavorano, fanno parte integrante delle società in cui operano, danno esempio di pacifica convivenza. Intanto nella Casa dell’Islàm continua il martirio delle popolazioni musulmane, vittime sacrificali della violenza sanguinaria, con cui le potenze fondate sul principio del dominio dell’uomo sull’uomo vogliono neutralizzare la conquista pacifica dei cuori, che è l’arma vincente dell’Islàm In questo periodo dell’anno lunare cade il mese di rabì’u-l-àwwal, il mese nel quale ebbe conclusione l’Egira del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, evento fondamentale della storia dell’umanità, di cui, se Allàh vuole, sarà fatta, come ogni anno, la commemorazione e, quest’anno, per via della differenza di calendario, negli stessi giorni cade il Natale del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, che per i Musulmani non è giorno di festa, e il Natale di Gesù, il Cristo figlio di Maria Vergine, il profeta di Allàh, su lui la pace, che il popolo cristiano festeggia con solennità religiosa, ricalcante antichi riti di festeggiamento del Sole nuovo, che inizia ad aumentare di giorno in giorno dopo il solstizio d’inverno la sua presenza nel cielo. Buona lettura.

N.° 195

Rabì I°
1437
Dicembre
2015

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