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RÀGIAB
SECONDO MESE SACRO DELL’ANNO

È iniziato in data 8 aprile 2016, il mese egiriano di Raǧab [leggasi ràgiab], che del calendario islamico è il settimo mese ed uno dei quattro mesi sacri dell’anno lunare, distaccato dagli altri tre, che sono consecutivi e che sono Dhū-l-Qà’dā (11°), Dhū-l-Hiǧǧa [leggasi dhū-l-hìggia] (12°) e Muḥàrram, che è il primo dell’anno seguente. I tre mesi, di cui sopra sono scritti i nomi, erano periodi di tregua d’armi tra le tribù del tempo dell’ignoranza [al-giahilìyyah] della unità, unicità e unipersonalità di Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, il Quale faceva parte del pantheon arabo, formatosi per deviazione dal monoteismo monolatrico di Isma’īl, su lui la pace, il progenitore degli Arabi, figlio del profeta Ibrāhīm, su lui la pace e di Agar [per cui nel medioevo gli Arabi venivano chiamati Ismaeliti (discendenti di Ismaele) e anche Agareni (discendenti di Agar)]. In questi mesi le guerre erano proibite. Per la sua collocazione nel tempo e per ciò che in esso avveniva il mese di Ràǧab aveva tre epiteti:
-Ràǧabu-l-Fard, cioè il Singolare, perché è preceduto eseguito da mesi non sacri. E, quindi, è staccato degli altri tre.
-Ràǧabu-l-Aṣam, cioè il Sordo, perché in esso, non si sentono rumori di battaglia, quando le armi s’incrociano.
-Ràǧabu-l-Aṣab, cioè il Versatore, perché in questo mese, la misericordia di Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce in abbondanza si effonde sui fedeli.
In tutti i mesi sacri – per cui anche in Ràǧab - le buone azioni del credente hanno una ricompensa maggiore di quella che esse hanno negli altri mesi; e Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, ha messo in guardia dal commettere trasgressioni in questi mesi, dicendo “Non mandate voi stessi alla rovina con le vostre mani!”. E ciò perché in essi i peccati, sono più gravi.

N.° 197

Ràgiab
1437
Aprile
2016

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