Home Archivio

 

KHUTBAH PROFETICA
DI FINE SHA’BAN

Ramaḍān, il Santo Mese del Digiuno, non mese dell’anno lunare, è il quarto Pilastro dell’Islàm e il mese che lo precede è il mese di Sha’bān. In uno degli ultimi giorni di Sha’ban, il Profeta Muhàmmad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, nell’esercizio della sua Missione apostolica, fece un sermone quant’altri mai superbo per la ricchezza di insegnamenti di dottrina e di prassi e la concisione dell’esternazione, relativa al Digiuno di Ramadàn. che tutti i Musulmani dovrebbero imparare a memoria, facendo tesoro del famosissimo ḥadīth, di cui l’altrettanto famosissimo Compagno del Profeta, Salmān al-Fàrisī (il Persiano), che Allàh si compiaccia di lui, riguardo al quale il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, ebbe a dire: <<<Salmān appartiene alla mia famiglia [o come disse in tal senso]>>>.
Così raccontò Salman, che Allàh si compiaccia di lui: “L’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, annunciò negli ultimi giorni di Sha’bān, l’avvento di Ramadàn con queste parole:
<< O gente, sta per sopraggiungere a voi un mese sublime, un mese benedetto, un mese nel quale c’è una notte più ricca di grazie di mille mesi [làylatu-l-qàdr], un mese nel quale Allàh vi ha dato l’ordine tassativo di digiunare tutti i suoi giorni, dandovi la facoltà di vegliare in adorazione nelle sue notti.
[Ramadàn] è il mese della pazienza – e come ben sapete la ricompensa della pazienza altro non è che il paradiso.
Ramadàn è il mese dell’uguaglianza, il mese, in cui la provvidenza divina verso i credenti è accresciuta.
Chi offre il pasto della rottura del digiuno a un fedele che digiuna, avrà come ricompensa un perdono dei peccati e una salvezza dal fuoco; avrà, inoltre la stessa ricompensa di colui, al quale ha offerto il pasto per la rottura del digiuno, senza che nulla venga tolto alla ricompensa del digiunante!>>.
Venne detto: “O Apostolo di Allàh, non tutti noi abbiamo la possibilità di offrire la rottura del digiuno a un digiunante!”.
Egli, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, disse:
<<Quella ricompensa l’avrà anche chi offra come rottura del digiuno un dattero, o un sorso di acqua o del latte!>>.
Dopo questa precisazione, Egli, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, continuò, dicendo:
<< Questo è un mese , di cui la prima parte è misericordia, la parte di mezzo è perdono e l’ultima parte salvezza dal fuoco.
Chi in essa libera uno schiavo riceverà il perdono dei peccati e salvezza dal fuoco.
In questo mese dovete aumentare la frequenza di quattro cose, per mezzo di due delle quali otterrete il compiacimento del vostro Signore e di due delle quali non potrete fare a meno.
Per quanto riguarda le prime due cose per mezzo delle quali otterrete il compiacimento del vostro Signore, la prima è la “Testimonianza che non c’è divinità tranne Allàh” e la seconda è “la Richiesta del Suo perdono”.
Le seconde due sono: la prima è che chiediate ad Allàh il paradiso mentre la seconda è che gli chiediate di scamparvi dal fuoco dell’inferno.
Chi disseta un digiunante otterrà da Allàh di dissetarsi alla fonte paradisiaca con una bevuta che lo disseterà fino al suo ingresso nel paradiso>> [o come disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria].

N.° 198

Shabàn
1437
Maggio
2016

Sfoglia on-line

Scarica PDF