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INVOCAZIONI
PROFETICHE

Il miglior modo
di chiedere perdono
Shaddād bin Aus ® riferì che l’Apostolo di Allah - che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria - disse:
Il migliore modo di chiedere perdono dei propri peccati è dire:
Allahùmma,
Ànta Ràbbī lā ilāha illā Ànta.
Egli - che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria - dopo averla recitata, illustrò i meriti di questa invocazione, dicendo:
“Chi avrà recitato sinceramente questa invocazione durante il giorno e morirà prima della notte, andrà in Paradiso. Chi l’avrà recitata durante la notte e morirà prima del giorno sarà tra gli abitanti del Paradiso”.
-o-
du‛ā‹ apotropaico
contro ogni male
L’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, disse:
Nulla può nuocere a un servitore di Allàh, se egli, al mattino e alla sera, recita tre volte:
Bismi-llāhi lladhī lā yaḍùrru ma‛a smi-Hi shày‹un
fī l-arḍi wa lā fī s-samā‹i
wa Hùwa s-Samī‛u l-‛alīm.
In nome di Allàh, il Quale con il Suo Nome nulla può nuocere nella terra né nel cielo. Egli tutto ode (è l’Onniaudiente) e tutto sa (è l’Onnisciente)”.
du‛ā‹ apotropaico
per il compiacimento di Allàh
Secondo una tradizione riferita al Profeta≈ da Abū Salāmah®, Allàh si impegna a concedere il Suo compiacimento a chi recita questa preghiera tre volte al mattino e alla sera :
A‛ūdhu bi-kalimāti llāhi t-tāmma[ti]
Mi rifugio nelle Parole di Allàh
le Perfette,
min sharri mā khàlaqa
contro il male di ciò che creò
wa min kùlli shayṭānin
wa hàmma[tin]
e contro ogni Satana
e tutto ciò che è nocivo
wa kùlli ‛aynin lāmma.
e contro il malocchio.
-o-
Glorificazione
Secondo due detti del Profeta Mùhammad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, la recitazione di queste due invocazioni è per il fedele fonte di una immensa ricompensa da parte del suo Signore:
Yā Ràbb-ī, la-Ka l-ḥàmd(u)
(O mio Signore!
La Lode appartiene a Te,
kamā yànbaghi li-gialāli waǧhi-K(a)
come merita la maestà
del Tuo Volto,
wa ‛aẓīmi Sulṭāni-K(a).
e la grandezza
della Tua autorità).
L’invocazione
del Profeta Yūnus
(su lui la pace)
Ibn Mālik, che Allàh si compiaccia di lui, riferì quanto segue: “L’Apostolo di Allàh - che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria - ci chiese: “Volete che vi dica il Nome Sublime di Allàh che, se viene invocato, ottiene la Sua risposta e il soddisfacimento delle richieste?”. Rispondemmo: “Diccelo, o Apostolo di Allàh”. Disse - che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria: “È l’invocazione che il Profeta Yūnus/Giona (su lui la pace) rivolse ad Allàh dal cuore delle tre tenebre :
Lā ilāha illā Anta, subḥāna-K(a)!
Non c’è divinità, tranne Te! Gloria a Te!
Inn-ī kùntu mina ẓ-ẓālimìn.
Io sono stato un ingiusto.
[Corano: Sura 21, al-Anbiyā‹ (i Profeti), àyah 87].

N.° 199

Ramadàn
1437
Giugno
2016

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