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PER
LE DIECI NOTTI!

Tra pochi giorni avrà inizio l’ultima decade del tempo stabilito per il Pellegrinaggio alla Casa di Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, il quinto Pilastro dell’Islàm, che ogni Musulmano, il qual si trovi nelle condizioni richieste per eseguirlo, ha l’obbligo di eseguirlo, e ciò almeno una volta nella vita, per rinnovare presso la Casa di Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, il patto di fedeltà alla Sua Unità, Unicità e Uni-personalità.
In questa ultima decade, che è la prima decade del dodicesimo mese del calendario egiriano dhū-l-ḥiggiah, Allàh, l’Altissimo, offre ai fedeli la possibilità di guadagnare molti meriti per la vita futura e questo noi lo sappiamo e di questo siamo certi, perché Ibn Abbas, che Allàh si compiaccia di lui, raccontò che il Profeta, lo benedica Allàh e l’abbia in gloria, disse (riferendosi ai primi dieci giorni di dhū-l-ḥìggiah):
“Non c’è opera migliore, o più gradita ad Allah di quella meritoria che si fa in questi dieci giorni”.
Dissero: “Neppure lo sforzo per la causa di Allàh?”.
Egli, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, rispose: “Neppure questa, a parte il caso di colui che abbia marciato [per la Causa di Allàh] con i suoi beni e se stesso e non abbia fatto ritorno [o come disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria]”.
Questa Tradizione profetica noi la troviamo nella Raccolta di tradizioni autentiche di al-Bukhārī [Ṣaḥīḥ al-Bukhārī] e si riferisce alla Parola di Allàh, il Quale, rifulga lo splendor della Sua Luce, dice nella prima e nella seconda àyah della Sura Al-Faǧr:
“Per l’alba, per le dieci notti” [wa l-fàǧri – wa layāli l-‘àshri!].
Anche altri Compagni del Profeta, che Allàh si compiaccia di loro, come pure affidabili dotti in materia di Dottrina, che Allàh usi loro misericordia, ci hanno informato che queste dieci notti, di cui parla Allàh, l’Altissimo, nel Sublime Corano sono le prime dieci notti di dhū-l-ḥìggiah.
Allah l’Altissimo, rifulga lo splendor della Sua Luce, nella Sura Il Pellegrinaggio (al-Ḥaǧǧ), all’àyah 28, dice: “… e invocare il nome di Allah nei giorni stabiliti”.
Ancora Ibn ‘Abbās, che Allàh si compiaccia di lui, dice che questi giorni sono i primi di Dhū-l-ḥìggiah. Queste ayāt e questi detti del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, mettono bene in evidenza l’importanza di questi dieci giorni e quanto si possa salire di grado presso Allah, guadagnandone compiacimento, con il far opere che producono meriti di Paradiso, come il digiuno, la beneficenza, le veglie notturne di adorazione, la recitazione del Sublime Corano in questi primi dieci giorni di Dhū-l-ḥìggiah! Il nono giorno di dhū-l-ḥìggiah, che è il giorno di ‘àrafah, quando i fedeli in Pellegrinaggio fanno sosta nella vasta pianura di ‘Arafāt, essi, poiché il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, non digiunò, non digiunano, poiché Allàh, l’Altissimo, dice nel Sublime Corano: “Avete nell’Apostolo di Allàh il modello esemplare di comportamento,
e il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, disse: “Eseguite i riti del pellegrinaggio come li ho eseguiti io”.
Però il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, disse: “Il digiuno nel giorno di ‘àrafah, fa perdonare i peccati commessi nell’anno precedente e i peccati di quello seguente”, o come disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria (Muslim), per cui i Musulmani che non son Pellegrini digiunano.

N.° 200

Dhul Higgiah
1437
Settembre
2016

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