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HADĪTH
INSEGNAMENTI PROFETICI

Abdullah ibn Umar, che Allàh si compiaccia di lui, riferì di aver sentito dire al Messaggero di Allah, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria:
“Quando udite la chiamata al rito di adorazione, ripetete ciò che il muezzin dice, quindi chiedete ad Allah di concedermi la Sua benedizione, poiché, colui che prega per me una volta, Allah pregherà per lui dieci volte tanto.
Poi chieda ad Allah di concedermi il posto di primo piano che è una posizione, che sarà concesso a un solo servo, e la mia intercessione gli sarà dovuta nel giorno della resurrezione”.
[o come disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria].
Riportato da Mùslim.
Ànas, che Allàh si compiaccia di lui, raccontò quanto segue. Un giorno chiesi all’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria: “Qual è la cosa, dalla quale temi mi possa derivare maggior danno?”. Egli, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, prese con l’indice e il pollice la punta della lingua e poi disse:
“Questa!”. [o come disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria].
Lo ha riferito at-Tirmīdhī.
‘Abdu-r-Rahmàn bin Ghànam, che Allàh si compiaccia di lui, raccontò quanto segue. Un giorno l’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, disse:
“I migliori servi di Allàh sono quelli che, quando vengono visti, fanno ricordare Allàh, mentre i peggiori sono quelli che con le loro offese provocano discordia tra i pii”. [o come disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria].
Lo ha riferito al-Bàyhaqī.
Raccontò Giabir, che Allàh si compiaccia di lui: Il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, disse:
“Sarà concessa la mia intercessione nel Giorno della Resurrezione a colui che, nell’udire la chiamata al rito di adorazione dica:
‘O Allah, Signore di questa chiamata perfetta e del rito che sta per compiersi, dà a Muhammad la superiorità eminente (Wasìlah), il tuo favore (Fadìla) e risorgilo nella posizione gloriosa che gli hai promesso’”.
Trascrizione fonetica:
Allahùmma, Rabba hādhihi d-da‛wati t-tāmah, wa ṣ-ṣalāti l-qā‹imah. àti Muhammadana l-wasīlata wa l-fadīlah, wa b‛ath-hu maqāman maḥmūdan, alladhī wa‛àdta-hu.
[o come disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria].
Riportato da al-Bukhārī

N.° 208

Dhu-l-Hìggiah
1438
Settembre
2017

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