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EDITORIALE

Siamo nel secondo mese dell’anno egiriano 1439, il mese di Safar, un mese nel quale, la dirigenza della Mecca idolatrica e politeista programmò il <delitto di stato> la cui vittima aveva da essere il Profeta Muhàmmad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, falì ed ebbe inizio quell’evento che cambiò il corso della storia dell’umanità: l’EGIRA, Il complotto omicida aveva lo scopo di eliminare la testa di un movimento di liberazione dell’uomo dal dominio dell’uomo, che metteva paura ai detentori del potere fondato sul politeismo idolatrico. In questo tempo il complotto di allora continua e l’Islàm è sempre sotto attacco da parte delle forze che basano il loro potere sul dominio dell’uomo. In questo numero parlamo della situazione in Libia e parliamo dello Jus soli, la cui introduzione in Italia, approvata dalla Camera, giace nei cassetti del Senato da due anni, molto probabilmente perché con essa approvata la cittadinanza con i diritti di elettorato attivo e passivo si estenderebbe a un grande numero di Musulmani. Il Sublime Corano con le sue direttive divine e gli Insegnamenti del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, sono presenti, come in ogni numero, per dare indicazioni comportamentali, utili ad accrescere titoli di merito per il Paradiso. Un esempio luminoso di personalitò islamica è offerto dal racconto di un episodio occorso nella vita di Omar il Grande, il secondo dei Califfi ben guidati. C’è un piccolo flash sulla paternità divina del Sublime Corano, offerto da E. Rutherford, con buona pace dei contestatori! Non manca la ricetta, di un piatto autunnale: la pasta e fagioli! Infine Vita del Centro Islamico, con le condoglianze ai cari del fratello Gibrìl Atia, che ha reso l’anima ad Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, in questo mese: che Allàh gli usi misericordia.

N.° 209

Safar
1439
Ottobre
2017

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