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Tradizioni Profetiche

Il Profeta* disse:
Digiunate dall’avvistamento all’avvistamento. Se il ventinovesimo giorno di Sha’bàn è coperto, considerate Sha’bān di trenta giorni.
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Il digiuno non è valido se prima dell’alba non è stata dichiarata l’intenzione di digiunare durante il giorno [l’arco diurno, dall’alba al tramonto]
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Quando arriva il momento di rompere il digiuno, rompetelo con dei datteri, perché in essi c’è benedizione, ma se non trovate datteri rompetelo con l’acqua, perché essa è pura.
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Chi digiuna nel mese di Ramadàn con fede e al solo scopo di meritare la ricompensa divina, riceverà il perdono di tutti i peccati commessi nel passato.
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Chi fa devozioni nella notte del destino [ làylatu-l-qàdr] con fede e al solo scopo di meritare la ricompensa divina, riceverà il perdono dei peccati che ha commesso nel passato.
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Chi durante il digiuno non si astiene dal dir bugie e dal tenere condotta riprovevole, sappia che Allàh non ha affatto bisogno del suo astenersi dal mangiare né dal suo astenersi dal bere.
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Quando giunge Ramadàn le porte del cielo vengono aperte, quelle dell’inferno sbarrate e tutti i diavoli vengono messi in catene.

O come disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria.

N.° 192

Ramadàn
1436
Giugno 2015

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