Home Archivio

 

Programma di Ramadàn del Centro Islamico

Salātu-t-tarawīh

Subito dopo il rito di adorazione della notte (salātu-l-‛išā‹), all'ora indicata nella Imsakiyah di Ramadàn (la tabella che indica, per ogni giorno del mese di Ramadàn, l'orario di: (1) al-imsāk (inizio dell'astenersi da cibo bevanda e copula); (2) al-iftār (fine dell'astinenza); (3) di ciascuno dei riti d'adorazione) si tiene Salātu-t-tarawīh. Si tratta di un rito congregazionale speciale, che si celebra nel mese di Ramadàn; in esso, che risale agli albori dell'Islàm, si manifesta il sentimento di appartenenza alla Comunità islamica e il rispetto della Tradizione, decisivo fattore di mantenimento della identità musulmana. Esso ha luogo nella Moschea del Centro Islamico di Milano e Lombardia, ubicata a Milano 2 / Segrate, in via Cassanese, n. 3.

Battaglia di Badr 17 Ramadān

È tradizione consolidata del Centro Islamico di Milano e Lombardia commemorare la Battaglia di Badr. In questa battaglia la poderosa armata degli idolatri politeisti della Mecca venne sbaragliata, con l'aiuto di Allàh, da una esigua schiera, formata dai primi Musulmani e guidata dal profeta Muhàmmad (che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria). La commemorazione dell'evento (dhikrā ghazwati Badri l-kùbrā) si tiene nel pomeriggio della domenica successiva al 17 di Ramadān, e dura fino alla chiamata al rito del maghrib, durante la quale avviene la rottura del digiuno quotidiano. Nel salone della sede del Centro Islamico, allestito a sala mensa, i partecipanti al rito del maghrib, consumano il pasto, offerto a dal Centro. Subito dopo il rito di adorazione della notte ha luogo il rito del tarawīh.

Liberazione della Mecca 20 Ramadàn

Ricorre il 1425° anniversario della liberazione di Màkkatu l-Mukàrramah dal dominio idolatrico-politeistico, nell'anno 8° dell'Egira, corrispondente all'anno miladico 630. Ogni anno, il Centro Islamico di Milano e Lombardia celebra la Ricorrenza con una conferenza commemorativa dell'evento, che è uno degli eventi fondamentali della storia degli albori dell'Islàm. La commemorazione (dhikrā fàthi Màkkah) si tiene nel pomeriggio della domenica successiva al 20 di Ramadàn, a partire dalla fine del rito del pomeriggio fino a poco prima dell'iftār (rottura del digiuno), cioè della chiamata del rito di adorazione del maghrib. Nel salone della sede del Centro Islamico, allestito a salamensa, i partecipanti al rito del maghrib, consumano il pasto, offerto a dal Centro. Subito dopo il rito di adorazione della notte (salātu-l-'išà‹) ha luogo il rito del tarawīh, il rito congregazionale speciale, che ha luogo nella Moschea, nel corso del quale l'imām recita 1/30 del Sublime Corano, sicché, alla fine del Santo Mese del Digiuno, tutto il Sublime Corano è stato recitato dall'Imàm e ascoltato dai fedeli.

Notte del destino 27 Ramadàn

Commemorazione della discesa del Sublime Corano nella notte del destino (làylatu-l-qàdr) La notte che inizia al tramonto del sole del giorno solare corrispondente al 26 di Ramadān è la notte del 27 Ramadān, la notte santa, nella quale – secondo una tradizione accreditata dal consenso della Ummah muhammadica - è stato fatto scendere il Sublime Corano (Guida per gli uomini, chiarimento della Guida e criterio finale di distinzione del bene dal male). Questa notte, in cui quello che si esegue in adorazione equivale a più di quello che in adorazione il fedele può eseguire in mille mesi, è la Notte del Destino (Làylatu-l-Qàdr). Vegliare in adorazione nella notte del destino è parte della fede. Disse il Profeta (che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria): qiyāmu làylati l-qàdri min al-īmān e disse: "Chi veglia in adorazione nella notte del destino per fede e per meritare il Paradiso, riceverà da Allàh il perdono dei peccati commessi". Dalla fine del rito del pomeriggio fino all'Iftār si tiene la commemorazione della prima rivelazione coranica, avvenuta nell'anno 13 prima dell'Egira nella grotta del monte Hirā‹, nei pressi della Mecca. Dopo l'iftār, a cui seguono il rito di adorazione del maghrib e il pasto, c'è pausa di attività fino al rito di adorazione della notte e, dopo esso, ha luogo al-tarawīh, al termine del quale ha inizio qiyāmu al-làyli (la veglia notturna di adorazione), che dura con i suoi riti fino al Suhūr e si conclude alla chiamata al rito di adorazione dell'alba.

Zakātu l-fìtr

Disse il Profeta: "Perché chi ha digiunato si veda accolto il suo digiuno da parte di Allàh dovrà pagare una sadaqah" (o come disse). Questa tassa, che ogni musulmano deve pagare per sé e per gli appartenenti alla sua famiglia, che sono a suo carico (siano essi digiunanti che non), viene chiamata, tradizionalmente zakātu-l-fìtri e deve essere, per ciascun membro, di € 6.00 (euro sei): la somma necessaria per un pasto minimo alla mensa pubblica. La somma deve essere versata nell'apposito sundūq per la raccolta di zakātu-l-fitr, che si trova presso il Centro Islamico. La tassa deve essere versata entro e non oltre l'inizio del rito di adorazione congregazionale della Solennità della Rottura del Digiuno di Ramadàn. L'importo raccolto viene distribuito, secondo i criteri indicati dal Sublime Corano e dalla Nobile Sunna.

Conversazioni sull'Islàm

Nel pomeriggio di ogni domenica, dal termine del rito di adorazione del mezzogiorno, si tiene una conversazione sull'Islàm per persone interessate a conoscere la visione islamica del mondo, dell'uomo e del suo destino, sintetizzata nei sei articoli di fede del credo Islamico, nonché il panorama degli aspetti fondamentali della linea di condotta islamica, di cui i cinque pilastri dell'Islàm sono la struttura portante.

Proiezioni

Durante il mese, tradizionalmente, viene proiettato il film il Messaggio con Antony Queen e Irene Papas, che è un documento interessante degli avvenimenti significativi degli albori dell'Islàm alla Mecca e a Medina. Vengono proiettati, altresì, interessanti documentari sulla vita e le attività del Centro Islamico.

Salātu ‛īdi l-fitri

È il Rito di Adorazione Solenne della Festività della Rottura del Digiuno. La partecipazione è una sunna inderogabile (salātu ‛īdi l-fitri sùnnatun mu‹àkkadah). Ogni musulmano residente in una località, ove esista una Presenza islamica, ha il dovere di essere presente al rito solenne che viene eseguito congregazionalmente da tutti i fedeli (uomini, donne, vecchi, giovani, bambini e anche le donne per le quali è interdetto di eseguire la preghiera nei giorni di mestruazione e di puerperio). Il rito di adorazione congregazionale è eseguito dai fedeli come comunità musulmana locale (uti universitas). In terra d'Islàm, la comunità locale si riunisce in una musàllā all'aperto (condizioni meteorologiche permettendo).

Partecipazione femminile

L'Apostolo di Allàh (che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria) diede precise disposizioni per quanto riguarda la partecipazione femminile al rito congregazionale solenne di adorazione delle due Festività solenni dell'Islam, la prima delle quali è quella della Rottura del Digiuno. Egli (che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria) ordinò la partecipazione delle donne, giovani e meno giovani, anche se in periodo mestruale (è interdetto alla donna in periodo mestruale di eseguire il rito di adorazione); il precetto per queste ultime è stato dato non già per entrare nel luogo di preghiera e partecipare al rito, ma per assistere a esso e partecipare all'invocazione. Ciò secondo una tradizione che fa capo a Umm ‛Atiyyah, la quale raccontò: "L'Apostolo di Allàh (che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria) ordinò a noi donne di partecipare al rito di adorazione della Rottura del Digiuno e del Sacrificio, tutte, nessuna esclusa. Quelle che si trovavano in periodo mestruale dovevano astenersi dal rito, ma essendo presenti, avrebbero assistito all'adorazione dei fedeli e alle preghiere. Io chiesi: "E se una di noi non ha l'abito lungo?" Rispose (che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria): "Che una delle sorelle gliene dia uno dei suoi. Quando la donna esce per andare al rito della Festa deve essere riservata e, al fine di evitare la tentazione, non si deve mettere in mostra".

Incontro conviviale

Mangiare e bere insieme attorno a un piatto è una esperienza che ha effetti straordinari di socializzazione fraterna. Il pasto conviviale promuove tra i commensali una unione fraterna per la vita, poiché in esso c'è il Ricordo di Allàh e il Ringraziamento di Lui, per la Sua provvidenza, da cui vengono offerti il cibo e la bevanda. È per questo motivo che il Centro Islamico di Milano e Lombardia organizza, in occasione della Festività Solenne, un incontro conviviale di socializzazione, che, normalmente ha luogo nella sede del Centro Islamico, oppure altrove.

Ramadān Karīm!

N.° 172

Ramadàn 1433
Luglio 2012

Sfoglia on-line

Scarica PDF