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Tradizioni Profetiche

Sulle arti figurative

L'imām An-Nawawi riporta nel Riyādu s-Sālihīn ha un capitolo relativo al divieto di riprodurre l'immagine delle creature viventi, su stoffa, pietra, abito, dìrham, dinār, cuscino, guanciale o altro; e del divieto di tenere l'immagine, al muro, su letto, tenda, turbante, abiti o altro; e dell'ordine di cancellare l'immagine.

Detti del Profeta
(Che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria):

Da Ibn ‛Umar, che Allàh (Rifulga lo splendor della Sua luce) sia soddisfatto del padre e del figlio. L'Apostolo di Allàh (Che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria) disse: "Coloro che fabbricano queste immagini saranno castigati nel Giorno della Resurrezione. Sarà loro ingiunto: "Date vita a quel che avete creato!". Al-Bukhārī e Mùslim concordano, colla seguente aggiunta: Disse: "E lo tagliammo e ne facemmo uno o due cuscini".

Da Ibn ‛Abbās, sia soddisfatto Allàh (Rifulga lo splendor della Sua luce) sia del padre che del figlio. Dall'Apostolo di Allàh (Che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria) ho udito dire: "Ogni facitore d'immagini finirà nel Fuoco; a ogni immagine che avrà formato sarà data un'anima per tormentarlo".

Ibn Abbas ® disse (a un facitor d'immagini, dopo avergli ricordato il detto del Profeta (Che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria): E se proprio non ne puoi fare a meno, fa' alberi, o cose che non hanno spirito vitale". Al-Bukhāri e Muslim concordano.

Da Ibn Mas'ùd ®: Dall'Apostolo di Allàh (Che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria) ho udito dire: "Quelli che, nel giorno della resurrezione, subiranno il più duro castigo saranno i facitori di immagini". Al Bukhārī e Muslim concordano.

Da Abū Huràyrah ®: Dall'Apostolo di Allàh (Che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria) ho udito dire: "Allàh dice: "Chi è più peccatore di chi si mette a imitare la Mia creazione?! Creino una bacca, o creino un granello d'orzo!". Al-Bukhāri e Muslim concordano.

Da Abū.Talha ®: L'Apostolo di Allàh (Che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria) disse: "Gli Angeli non entrano in una casa, in cui c'è un cane o un'immagine". Al-Bukhārī e Muslim concordano.

Da Ibn 'Umar, sia soddisfatto Allàh (Rifulga lo splendor della Sua luce) sia del padre sia del figlio: Gibrīl, su lui la pace, aveva promesso all'Inviato di Allàh (Che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria) che sarebbe andato da lui, ma non si fece vivo, tanto che l'Inviato di Dio fu in pena. Uscito di casa, Gibrīl, andatogli incontro, si lamentò con lui, dicendo: "Noi non entriamo in una casa in cui c'è un cane o un'immagine". (Il Profeta, che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria, rientrato in casa, trovò sotto il letto un cagnolino). Lo ha trasmesso al-Bukhārī.

La Lode appartiene ad Allàh,
il Signore di tutti gli universi.

N.° 173

Shawwàl 1433
Agosto 2012

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