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NEW YORK
AGOSTO INSANGUINATO

La farneticante oratoria del candidato repubblicano alla Casa Bianca, Trump, il cui motivo dominante è l’odio cieco, feroce, bestiale e implacabile contro Iddio/Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, contro la Verità, contro la quale sputa veleno, contro i Musulmani, che della Verità sono seguaci, fomenta ed alimenta nelle aree mentali meno capaci di ragionare della società sentimenti terroristici, che spingono alla violenza contro le cose e le persone. Risulta da un’indagine eseguita dall’Ente Federale di Investigazione USA che gli hate crimes - i crimini generati dall’odio - contro i musulmani si sono triplicati nel corso del 2015, dopo gli attacchi gihadisti di Parigi e San Bernardino, che nulla hanno a che vedere con l’Islàm, ma c’è veramente da credere, con approssimazione al vero del 99,99 % che la loro matrice abbia da cercarsi il organizzazioni che dall’Islam temono la fine dello sfruttamento da parte loro dei popoli, da cui deriva la loro potenza economica. Le aggressioni sono in genere molestie e violenza privata nei confronti di studentesse che indossano il velo, atti di vandalismo contro le moschee, minacce di morte a degli onesti galantuomini musulmani e incendi a luoghi attività commerciali, di cui essi sono esercenti e proprietari a norma di legge. Conseguenza eclatante del clima d’odio islamofobico è stato il duplice omicidio, di cui sono rimasti vittime a New York un imam di Moschea e il suo assistente, reduci dal rito d’adorazione del pomeriggio nella Moschea al-Furqàn, che sono stati abbattuti con cinque colpi di pistola. L’Imàm, Mawlàna al-Tungi, originario del Bangladesh, era uomo tranquillo, senza nemici, ascoltato e rispettato nel quartiere [Queens] dove è notevole la presenza di musulmani e di induisti. Subito si è levata la protesta dei musulmani contro Donald Trump, che per la sua campagna elettorale islamofobica è da ritenersi il responsabile morale del crimine e contro il sindaco De Blasio per la sua assenza in un momento così cruciale per la convivenza civile delle diverse aree etnico-socio-culturali religiose della grande mela, fatta scricchiolare dal duplice omicidio di marca terroristica anti-islamica.

N.° 200

Dhul Higgiah
1437
Settembre
2016

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