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IMAM AL-GHAZALI
SEGRETI DEL PELLEGRINAGGIO

Scrive l’Imām al-Ghazālī in tema di Pellegrinaggio:
“Molti sono i segreti del Pellegrinaggio, anche se si possono simboleggiare in due categorie. La prima è che il Pellegrinaggio si pone in alternativa al monachesimo (rahbaniyyah), che invece si trova nelle altre religioni.
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Dio Altissimo ha fatto del Pellegrinaggio il monachesimo della Comunità di Muhammad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, e ha nobilitato la Santa Casa [la Nobile Kà‛bah], a lui strettamente collegata, facendone la meta dei suoi servi. [e la direzione in cui s’ha da rivolgere il Musulmano quando esegue il rito di adorazione]. La seconda categoria di segreti è che il viaggio alla Mecca è simile al viaggio verso l’aldilà, cosicchéil Musulmano, grazie agli atti che compie nel Pellegrinaggio, si rammenti parallelamente dell’altro mondo.
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Il saluto che, al momento della partenza, rivolgi ai familiari assomiglia all’addio che ai tuoi cari rivolgi durante l’agonia; l’allontanamento dalla terra natale richiama l’uscita dal mondo terrestre; il cavalcare il cammello richiama il funerale; l’avvolgersi nell’abito dello stato sacrale [al-Iḥrām] somiglia all’avvolgimento del sudario; il tempo che passa tra l’entrata nel deserto e l’arrivo nel luogo, in cui si entra nello stato di purezza rituale [al-miqāt] assomiglia al tempo che passa tra la morte e la resurrezione; il timore dei briganti che ti possono assalire durante il viaggio è come il timore per l’interrogatorio che ti faranno gli angeli Mùnkar e Nakīr.”

N.° 200

Dhul Higgiah
1437
Settembre
2016

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