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IL TERREMOTO
AZ-ZILZÀL

Una serie di violente scosse sismiche - la prima delle qual, fortissima, è stata sentita da Rimini a Napoli - ha colpito l’Italia centrale nella notte del 24 agosto, provocando morte e distruzione in diverse località nel Lazio, in Umbria, nelle Marche, e negli Abruzzi.  L’epicentro - a soli 4 chilometri di profondità - è stato nei pressi di Accumoli, in provincia di Rieti, nel Lazio; ad Accumoli e nella vicina Amatrice si sono registrati i danni più gravi: Accumoli è stato letteralmente cancellato il centro di Amatrice è stato ridotto a un cumulo di macerie. Forse alcune centinaia i morti travolti nel sonno dal crollo delle abitazioni e centinaia i feriti, anche in modo molto grave, che fatalmente, andranno ad aggiungersi alle persone che hanno perso la vita. Il nostro dovere di abitanti musulmani della Penisola - connazionali e non connazionali delle vittime del sisma - è quello di esprimere alle famiglie delle vittime il nostro cordoglio e la nostra solidarietà, aderendo all’appello dell’Associazione Islamica italiana degli imàm e delle guide spirituali, che ci invita a sottolineare che questo Paese è la nostra patria e quella dei nostri figli e che – quindi - ciò che lo ferisce, ferisce anche noi e ciò che ad esso interessa, interessa pure noi; ad essere disponibili al soccorso (donazione del sangue, raccolta fondi, raccolta beni di prima necessità, volontariato, ecc.) coordinando le nostre iniziative con la protezione civile, le forze dell’ordine o le associazioni competenti; pregare Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce per la guarigione dei feriti e affinché Egli possa proteggere l’Italia – la nostra Patria - da altre scosse e da ogni altro male. E tutto questo per dimostrare con i fatti che la Presenza Islamica in Italia è parte attiva e integrante della società italiana e del suo ordinamento giuridico, che ha per suo principio fondante il pluralismo e che è pronta al servizio del Paese, cosa di cui ha dato prova in altre occasioni nelle quali la solidarietà e l’umanità sono emerse grazie con forza. Che Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, protegga l’Italia da ogni male, dai terremoti, dalle disgrazie. Questo luttuoso evento deve offrire a tutti – soprattutto a noi musulmani - uno spunto di riflessione sulla precarietà della vita terrena, che può essere sradicata all’improvviso, senza preavviso, nel sonno da eventi naturali irresistibili come il terremoto, che nella sua potenza devastatrice, ha da essere per il musulmano una prefigurazione del terremoto della fine del mondo [O uomini, siate timorati del vostro Signore, in verità il terremoto dell’Ora (della fine del mondo) sarà un evento sconvolgente!]. Le immagini drammatiche che i telegiornali offrono nei loro servizi sul terremoto del 24 agosto hanno da essere per i Musulmani, un richiamo alla coerenza del loro comportamento al Sublime Corano e alla Nobile Sunna dell’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, soprattutto riguardo all’unità.
E la lode appartiene ad Allàh,
il Signore di tutti gli universi.

N.° 200

Dhul Higgiah
1437
Settembre
2016

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