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SUBLIME CORANO

Capitolo ventisettesimo
Sura delle formiche (sūratu al-nàml)

Di’: “Nessuno di chi è nei cieli e nella terra conosce l’inconoscibile, tranne Allàh! Perciò essi non sanno quando saranno resuscitati!”(65) Sì! La loro conoscenza ha conseguito la nozione della vita futura, ma essi hanno dei dubbi riguardo a essa, anzi riguardo a essa sono addirittura ciechi. (66) Coloro i quali rifiutano di credere obbiettano: “Forse che noi, quando saremo polvere… e i nostri padri? Siamo proprio sicuri che saremo resuscitati [saremo fatti uscire dalla terra]? (67) Questo è già stato promesso prima d’ora a noi e ai nostri padri, ma questo altro non è che una fantasticheria degli antichi”. (68)
Nota. Il credere nella vita futura è il quinto articolo del credo islamico e si fonda sulla attendibile testimonianza che di essa rende Allàh, rifulga lo splendor della sua Luce, nel Sublime Corano, che è il Documento Storico nel quale Allàh, l’Altissimo, offre prove inoppugnabili della Verità del significato escatologico dell’esistenza umana. Ogni argomentazione in contrario è priva di fondamento perché in contrasto con quanto affermato da Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, il quale non inganna e non si inganna ed ha conoscenza di tutte le cose [e Allàh è il meglio informato].

N.° 205

Ràgiab
1438
Marzo
2017

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