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Sabra e Shatila

16 – 19 settembre 1978. Reparti dell'esercito ebraico circondano i Campi profughi di Sabra e Shatilah (Bayrouth/ Libano) e Ariel Sharon, che li comanda offre ai capi della milizia cristiano-maronita l'opportunità di liquidare la presenza dei profughi palestinesi nella periferia di Beyrouth.

I Falangisti (cristiano-maroniti), in data 16 settembre, nel tardo pomeriggio, entrano nei Campi e danno inizio all'eccidio. Per 36 ore donne e fanciulle vengono violentate vecchi e bambini vengono mutilati e massacrati, la notte i soldati israeliani lanciano bengala per facilitare il compito della milizia, offrendo alle belve umane il loro supporto logistico con armi e vitto: 800 palestinesi, donne, vecchi, bambini vengono barbaramente uccisi a sangue freddo.

Mentre la mattanza è in corso i soldati israeliani alle uscite dei Campi impediscono la fuga di chi tenta di sottrarsi all'ecatombe. Alcune fonti calcolano che le vittime siano 3.500, ma ciò che è generalmente accettato che il numero è di gran lunga superiore. Tutto il mondo condanna il massacro, ma senza muovere un dito.

All'alba di venerdì 17 settembre un gruppo di scampati, donne e bambini, fuggiti verso l'ospedale di Shatila informano i medici di quello che stava accadendo. La mattanza dura fino a mezzogiorno.

Il 19 settembre Ariel Sharon classifica l'operazione di pulizia eseguita dai cristiano-maroniti della Falange con il suo famoso motto: "Senza pietà!".

Testimonianze oculari informano che il campo di Sabra fu invaso alle 17.30. "All'inizio non si udirono spari, in quanto il massacro veniva eseguito con asce e coltelli; con dei bulldozer venivano spianate le abitazioni con dentro gli abitanti. Un gran numero di profughi vengono fatti ammassare in alcuni campi sportivi dove i disgraziati sono massacrati da squadre all'uopo organizzate. Un grande numero di donne vengono violentate. Molte donne e bambini che agitano bandiera bianca vengono uccisi.

Non solo la gente viene ammazzata in casa, ma anche negli ospedali Acri e Gaza, dove tanto medici quanto pazienti vengono trucidati. 40 pazienti vengono fatti salire su autocarri e della loro sorte non si sa più nulla. Più tardi un certo numero di scavatrici entrano in azione per demolire un gran numero di case. Poi, in pieno giorno vengono scavate a sud di Shatila fosse comuni.

Il Massacro avviene in occasione del capodanno ebraico.

Menachem Begin, commentando il massacro davanti al Parlamento, dice dei Palestinesi massacrati: "Non erano che bestie a due gambe".

Uno dei comandanti delle brigate cristiano-maronite dice a un corrispondente americano: "Abbiamo aspettato molti anni a entrare nei campi a ovest di Beyrouth. Gli Israeliani hanno affidato a noi il compito, perché noi siamo più bravi di loro quando si tratta di eseguire operazioni casa per casa!". Quando il giornalista chiede se ci sono stati prigionieri, la risposta è: "In questo tipo di operazioni non c'è bisogno di fare prigionieri".

N.° 174

Thul-Qada 1433
Settembre 2012

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