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SMETTERE DI PENSARTI
È IMPOSSIBILE

Struggente ricordo di una giovane sorella della seconda generazione, che, con grande sentimento, disegna un ritratto a tutto tondo di Khadigia Moretti, la “madrina del Centro Islamico”, nel quale riesce ad esprimere il sentimento di ognuno di coloro che l’hanno conosciuta, facendosene portavoce in modo tanto intenso e commovente, da rendere superflua ogni altra attestazione di amore e di stima nei confronti della compianta sorella maggiore.


Non ci sei più da un po’ di tempo ormai, ma smettere di pensarti è impossibile. Basta anche il profumo di gelsomino a farti tornare vicino a me.
Ricordo come se fossero ieri i momenti in cui leggevo il tuo nome tra le notifiche dei messaggi ricevuti, avevi sempre tempo per preoccuparti delle persone, per chiedere come stavano, come procedeva la loro vita. Eri fatta così, sempre pronta ad ascoltare chi aveva bisogno di parlare e pronta a consigliare. Mentirei se dicessi che non mi è mai passato per la mente il ritenerti “impicciona” ma, posso dire che lo sei sempre stata a fin di bene.
Da quando non ci sei è cambiata la vita a tante persone, il bene che hai fatto era evidente prima, ma mai quanto lo è adesso: alcune persone si son perse, altre si sono allontanate dai luoghi che frequentavano insieme a te.
Eri un punto di riferimento. Mi chiedo spesso se tutti noi abbiamo fatto il possibile per sostenerti, fosse anche solo con delle buone parole. Una cosa non riesco a togliermi dalla testa, un messaggio che mi hai inviato solo qualche giorno prima che iniziasse per te il percorso verso la fine: mi sento sola, dicevi.
Come era possibile? Tu eri sempre stata vicina a tante persone, come era possibile che nessuno stesse vicino a te? Questa è una cosa che non perdonerò a me stessa ma nemmeno agli altri. L’unico piccolo sollievo è pensare al fatto che nonostante tutto, in qualche modo, ci son state persone che ti hanno dimostrato il loro affetto fino alla fine. Forse troppo tardi, ma tu lo hai sentito tutto quell’affetto, forte e caldo. O almeno così mi auguro.
E non posso che sperare di essere stata tra quelle persone, perché di affetto per te ne avevo e ne ho tanto.
Tutti i tuoi consigli, i tuoi insegnamenti li custodisco con cura. Quando mi è possibile cerco di trasmetterli a chi ho vicino. I piani di Dio sono perfetti, anche laddove noi uomini ci chiediamo “ma perché?”, oppure pensiamo “no, non è giusto”: non hai messo al mondo figli, ma il mondo ti ha reso madre di centinaia di persone e si sa, le mamme non se ne vanno mai davvero.
Un abbraccio cara.
K. Shakirah Gyoriova

N.° 213

Ramadàn 1440
Maggio 2019

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