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Nullatenenti e beneficenza

ANCHE AI NULLATENENTI ALLAH HA DATO IL MODO DI ACQUISIRE I MERITI DERIVANTI DALLA BENEFICENZA

Abū Dhàrr al-Ghifarìyyu
(che Allàh si compiaccia di lui) raccontò:

“Alcuni Compagni poveri del Messaggero di Allah (che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria), rivoltisi a lui, gli dissero: “O Messaggero di Allah, i ricchi hanno tutte le ricompense che abbiamo noi: essi eseguono i riti di adorazione come li eseguiamo noi, essi digiunano come digiuniamo noi, però essi, essendo ricchi, fanno beneficenza con le eccedenze della loro ricchezza, mentre noi poveri non possiamo”.

Egli, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, disse:

“Allah ha messo anche voi nelle condizioni di fare beneficenza! In verità, ogni Tasbīḥah1 equivale a una beneficenza; ogni Takbīrah2 equivale a una beneficenza, ogni Taḥmīdah3 equivale a una beneficenza e ogni Tahlīlah4 equivale a una beneficenza. Raccomandare il bene equivale a una beneficenza; proibire il male equivale a una beneficenza e l’amplesso di ciascuno di voi con sua moglie equivale a una beneficenza!”.

Essi, allora, chiesero: “O Messaggero di Allah! Questo vuol forse dire che quando uno di noi soddisfa il suo desiderio carnale con sua moglie, oltre al godimento, avrà anche una ricompensa?”.

Egli, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, rispose:
“Se uno lo fa in modo illecito, non commette un peccato? Così, se uno lo fa in modo lecito, merita una ricompensa”.

[O come disse! Allàh lo benedica e l’abbia in gloria]

Note
(1) Subḥānallah
(Gloria ad Allah);
(2) Allahu àkbar
(Allah è il più grande);
(3) Al-ḥamdu li-llah
(Lode ad Allah);
(4) Lā Ilāha illā llah
(Non c’è divinità tranne Allah).

Riferito da Muslim

N.° 189

Safar
1436
Ottobre/
Novembre 2014

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