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I 10 CON GARANZIA
DI PARADISO

Una tradizione profetica raccolta da at-Tirmidhi recita quanto segue:
‘Àbdu-r-Rahmàn bi ‘Àuf [che Allàh si compiaccia di lui] raccontò che l’Apostolo di Allàh [che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria], disse:
“Abu Bàkr è in Paradiso;
Omar è in Paradiso;
Othmàn è in Paradiso;
‘Àli è in Paradiso;
Talhah è in Paradiso;
Zubàyr è in Paradiso;
‘Àbdu-r-Rahmàn bin ‘Àuf
è in Paradiso;
Sa’d bin Waqqàs è in Paradiso;
Sa’ìd bin Zàid è in Paradiso;
Abu ‘Ubàydah è in Paradiso;”.
Che Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, si compiaccia di ciascuno di questi eminenti compagni del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria.
I primi quattro nomi sono quelli dei Califfi ben guidati [al‑kuhlafà<u-r-Rashidùna] le cui vicende sono narrate in diversi numeri del Messaggero dell’Islam e riunite in un unico testo delle Edizioni del Calamo dal titolo << i Califfi ben Guidati >> [www.edizionidelcalamo.com] nel quale e narrata la storia dllo Stato Islamocratico, fondato dal Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, alla fondazione del califfato dinastico, dopo la tragica morte di ‘Àli bin Abi Tàlib per mano di un fuoruscito dall’Islàm [un kharigita] la successione di Hàsan bin ‘Àli bin Abi Tàlib (che Allàh si compiaccia di lui) e la convenzione di quest’ultimo con il ribelle Mu’àwiah (che Allàh si compiaccia di lui). Rimandiamo, pertanto, alla consultazione dei Messaggeri e al libro la storia delle vicende di cui i quattro furono protagonisti.
Meno note sono le storie dei sei nell’ordine indicato dal Profeta, che Allàh lo bnedica e l’abbia in gloria: Talhah è in Paradiso; Zubàyr; ‘Àbdu-r-Rahmàn bin ‘Àuf; Sa’d bin Waqqàs; Sa’ìd bin Zàid; Abu ‘Ubàydah.
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ZUBÀYR
Zubàyr bin al-Awwàm bin Khuwaylid Abu Abdalla al-Asadi al-Quràshi [che Allàh si compiaccia di lui]. Nacque alla Mecca 20 anni prima dell’Egira ed entrò nell’Islàm all’età di 16 anni. Fu il primo a sguainare la spada nell’Islàm, partecipando eroicamente alla battaglia di Badr [in cui l’Islàm sbaragliò l’idolatria per la pria volta] come pure alla battaglia del monte Uhud, dove si distinse per coraggio ardore bellico, e altre ancora. Era figlio di una zia paterna del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, e Omar lo considerò uno degli altri quattro Compagni ad avere le carte in regola per essere suo successore. La sua attività era il commercio, nel quale era molto abile, al punto che alla sua morte la sua proprietà fu venduta per 40 milioni di dirham. La sua morte fu tragica, perché venne assassinato a tradimento nel giorno della battaglia del cammello a circa 21 miglia da Basrah, mentre era sulla via del ritorno alla Mecca.
À BDU-R-RAHMÀN BIN ‘ÀUF
Àbdu-r-Rahmàn b. ‘Àuf b. ‘Àbd ‘Àuf b. al-Quràshi fu uno dei primi seguaci del Profeta alla Mecca, che Allàh si compiaccia di lui e per la sua conversione all’Islàm ebbe a subir la persecuzione dei conservatori legati alla religione ormai tradizionale della Mecca, divenuta idolatrica e politeista, per cui fu uno dei protagonisti della piccola Egira, quella dei fuorusciti meccani in Etiopia dove trovarono ospitalità dal Negus, che rifiutò l’estradizione chiesta dai notabili della Mecca. Quando venne a sapere che i Musulmani della Mecca erano emigrati a Yàthrib e dopo di essi il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria [la grande Egira], fece la seconda Egira, raggiungendo il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria e i Muhagirùna [i Musulmani emigrati], che Allàh si compiaccia di loro, a Yàthrib, divenuta Madinatu-n-Nàbi [la Città-Stato del Profeta]. Partecipò alla vittoriosa Battaglia di Badr dove il Tawhìd sbaragliò l’aggressione dello shirk, tre volte superiore per numero e armamento. Fu uno dei cinque Compagni ai quali Omar in punto di morte diede l’ordine di scegliere tra di loro il suo successore e fu scelto, ma rinunciò ad assumere la funzione di Califfo, per cui gli fu dato incarico di scegliere lui il successore tra gli altri quattro. Fatti i sondaggi opportuni risultò che Ali e Othman [che Allàh si compiaccia di ambedue] avevano raggiunto un numero pari di preferenze. Allora ‘Àbdu-r-Rahmàn b. ‘Àuf [che Allàh si compiaccia di lui ] chiese a ciascuno dei due se avrebbe accettato la nomina dell’altro a Califfo da parte sua; avendo ricevuto risposta affermativa, assegnò la dignità califfale a Othman, che divenne il terzo dei Califfi Ben Guidati.
Continua

N.° 201

Muhàrram
1438
Ottobre
2016

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