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IL PUDORE
ELEMENTO DISTINTIVO DELL’ISLÀM

Il pudore è caratteristica distintiva di una autentica identità islamica, disse, infatti, il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria:
“L’aspetto che caratterizza l’identità islamica è il pudore” (o come di preciso disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria).
Un’altra volta, sempre che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria disse:
“Il pudore non porta ad altro che al bene” [Riportato da al-Bukhārī e Mùslim]. In una narrazione di Mùslim: l’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, disse: “Tutto il pudore è bene”.
L’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, disse:
“La manifestazione della fede nella Verità ha settanta e più forme, di cui quella che si trova al livello più alto è la testimonianza che non c’è divinità tranne Allàh, l’Altissimo, e quella che si trova al livello più basso è il liberare la strada da un ingombro minimo. Il pudore è manifestazione di fede autentica” [o come in arabo disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria].
Abu Huràyrah, che Allàh si compiaccia di lui. Registrato dall’Imàm al-Bukhārī e dall’Imàm Muslìm.
L’imām an-Nawawī, che Allàh gli usi misericordia, scrisse a proposito del pudore: “I sapienti hanno spiegato che il pudore in tutta la sua realtà è un carattere che incita ad abbandonare ciò che è riprovevole e impedisce di venir meno ai propri doveri verso ogni creatura che abbia dei diritti verso di noi. Ci è stato riportato da Abū Al-Qāsim Al-Junayd: “Il pudore, consiste non solo nel riconoscere i benefici divini, ma anche nel riconoscere di non ringraziare abbastanza ALLĀH per questi. Questi due riconoscimenti fanno nascere un sentimento che non è altro che il pudore”.
Disse l’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria: “Tra quello che gli antichi ci hanno trasmesso c’è ‘Quando hai perso il pudore, da te ci si può aspettare di tutto!’” [o come disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria].
Tutte le parti del corpo femminile (eccetto il volto, le mani e i piedi) sono ‛àwrah cioè parti pudende e, pertanto, essendo oggetto di pudore, devono essere sottratte alla vista, mediante opportuna copertura.
Al-Fudayl bin Iyād disse: “Cinque cose sono dei segni indicanti un destino disgraziato: la durezza del cuore, la secchezza degli occhi, l’assenza di pudore, il desiderio ardente di acquisire i beni di questo basso mondo, e la sicurezza di godere di una lunga vita”.
L’esser senza pudore, è la porta aperta a tutti i mali: è per mancanza di pudore che gli omicidi vengono perpetrati, che l’onore è calpestato, che le turpitudini sono commesse, che la persona anziana non è più rispettata, che gli uomini si mescolano alle donne, che la donna esce di casa, esibendo spudoratamente le sue attrattive fisiche, che ella viaggia senza mahram, che si rifiuta di seguire la verità.
Che Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, ci preservi dalla spudoratezza!

N.° 204

Giumada I
1438
Febbraio
2017

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