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SUBLIME CORANO

Sura Al Isrâ’ (49)
(Il Viaggio Notturno)
Ayat 105-111

Con la verità lo abbiamo fatto scendere [il Sublime Corano], e con la verità è sceso! Non ti abbiamo inviato [o Muhàmmad] se non come annunciatore di buona notizia e ammonitore, (105) con un Corano [testo di recitazione] che Noi [È Allàh, rifulga lo splendore della Sua Luce, che parla con il <plurale di Maestà] abbiamo diviso in brani, perché tu lo possa recitare agli uomini, a poco a poco, e lo abbiamo fatto scendere dall’alto come rivelazione! (106) Di’: “Credeteci o non credeteci! In verità, coloro ai quali è stata data la scienza prima (della rivelazione) di esso, quando esso (il Sublime Corano) viene recitato, cadono prosternati sui loro menti (107) e dicono: “Incondivisa è la divinità del nostro Signore. La promessa del nostro Signore si è avverata!”(108) Essi si prosternano sui loro menti e piangono e li accresce (la recitazione del Corano) in umiltà! (109) Di’: “Invocate Allàh oppure invocate il Sommamente Misericordioso (ar-Rahmān) ! Con qualunque dei due nomi invocate, i nomi più belli appartengono a Lui!”. Non recitare a voce alta né a voce bassa, durante i riti dell’adorazione quotidiana, ma prendi una via di mezzo (110) e di’: “La Lode appartiene ad Allàh, il Quale non ha preso figlio, non ha compartecipe nel regno e non ha bisogno di patrono per difenderlo dall’umiliazione”.
E tu magnificaLo con il takbīr. (111)

N.° 210

Rabì I° 1439 Novembre-Dicembre 2017

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