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Nobile Sunna

Anas (Allah si compiaccia di lui) riferisce di aver sentito dire dal Messaggero di Allah (che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria):
“Allah, l’Onnipotente, ha detto: O figlio di Adamo! Finché tu mi invochi e mi implori io ti perdono per ciò che hai fatto e non ne tengo conto.
O figlio di Adamo! Se i tuoi peccati raggiungessero le nubi del cielo e tu chiedessi il mio perdono, ti perdonerei.
O figlio di Adamo! Se tu venissi a me con peccati grandi quanto la terra e ti rivolgessi a me senza attribuirmi compartecipi nella mia Qualità Divina, ti concederei un perdono altrettanto grande”
[O come disse].
Lo ha riferito l’imām at-Tirmidhī
-o-
Abu Dharrah (Allah si compiaccia di lui) disse: chiesi: “O Messaggero di Allah, insegnami un atto che mi avvicini al Paradiso e mi allontani dal Fuoco. Il Profeta (che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria) disse:
”Quando commetti un peccato fa seguire a esso una buona azione, perché questa varrà per dieci”.
Io chiesi: “O Messaggero di Allah, dire Lā ilāha illā -llah fa parte delle buone azioni?
Il Profeta (Allàh lo benedica e l’abbia in gloria) rispose:
“Sì! Questa è la migliore delle buone azioni”! [O come disse, Allàh lo benedica e l’abbia in gloria]
Lo ha riferito l’imām Ahmed
-o-
Abū Huràyrah (Allah si compiaccia di lui) raccontò quanto segue. Il Profeta (Allàh lo benedica e l’abbia in gloria) disse:
“Colui che dice dopo ognirito di adorazione: Subḥāna-llah 33 volte, al-ḥamdu li-llàh 33 volte, Allàhu àkbar 33 volte – e questo fa 99 – e poi per completare il 100 dice: “Lā ilāha illā-llàhu wàḥdahu lā sharīka la-hu là-hu-l-mùlku wa la-hu l-ḥàmdu, wa hùwa ’alā kùlli shay‹in in qadīr” i suoi peccati sono perdonati anche se sono numerosi come la schiuma del mare»”. [O come disse, Allàh lo benedica e l’abbia in gloria]
Riferito dall’ imām Muslim.
-o-
Abū Huràyrah (Allah si compiaccia di lui) raccontò quanto segue. Il Profeta (Allàh lo benedica e l’abbia in gloria) disse:
“Allâh, sia Egli esaltato, dice: «Io sono secondo l’idea che il Mio servo ha di Me e Io sono con lui, quando Mi menziona! Se Mi menziona in cuor suo, lo menziono in cuor Mio; se Mi menziona in un’assemblea, lo menziono in un’assemblea migliore di quella. Se egli si avvicina a Me di una spanna, Mi avvicino a lui di un cubito, e se si avvicina a Me di un cubito; Mi avvicino a lui di un braccio; e se viene da Me camminando, Io vado a lui correndo» [O come disse, Allàh lo benedica e l’abbia in gloria].
Lo hano trasmesso Bukhārî, Muslim, Tirmidhîī e Ibn Māǧah.

N.° 185

Giumada II° 1435
Marzo 2014

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