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Attendibili testimonianze

Il Messaggero dell’Islàm presenta alcune testimonianze di studiosi non Musulmani, le quali, non essendo i loro autori dei musulmani, dovrebbero essere ritenute attendibili in quanto risultato di studi non condizionati da spirito di parte.

Anba Gregorious
Il famoso vescovo copto Anba Gregorious (1967 to 2001) autore di profondi studi, di ricerche scientifiche, uno dei pilastri della moderna Chiesa Ortodossa Copta, ebbe a scrivere:
“Le minoranze non musulmane, specialmente i cristiani, sotto le leggi islamiche hanno goduto della libertà, della pace, della sicurezza nelle loro religioni e nei loro beni”.

Bernard Lewis
Il grande storico e orientalista inglese ebreo Bernard Lewis, considerato uno dei massimi studiosi del Vicino Oriente, il quale è stato professore nella School of Oriental and African Studies dell’Università di Londra, ha scritto:
“Nelle regioni invase dai Turchi [i Balcani], i contadini godettero di un sostanziale miglioramento a livello economico. Il governo dell’Impero Ottomano [la Sublime Porta], sostituì al disordine e al conflitto la sicurezza e l’unità. I contadini godettero di più libertà rispetto a prima nella gestione dei loro campi, le tasse venivano determinate con indulgenza, e venivano raccolte con umanità. Al termine dell’autorità ottomana in Europa, le nazioni [rectius: le popolazioni] cristiane, governate dagli Ottomani per diversi secoli, possedevano ancora le loro lingue, culture, religioni e avevano - in un certo qual modo - le loro istituzioni. Tutto ciò – essendo rimasto intatto - fu fattore determinante per riprendere l’attività nazionale indipendente. Quanto alla Spagna e alla Sicilia, [disislamizzate con la violenza dopo le rispettive “reconquiste” cristiane], ora non ci sono più musulmani o persone che parlano l’arabo.”

Sigrid Hunke
La testimonianza della famosa arabista tedesca Sigrid Hunke, autrice del libro intitolato Il Sole di Allàh brilla sull’occidente.
ha scritto: “Mentre il Cristianesimo visse sotto l’autorità islamica per lunghi secoli in Andalusia, in Sicilia e nei Balcani, la vittoria del Cristianesimo sull’Islam in Andalusia significò scacciare i Musulmani e gli Ebrei, perseguitarli e costringerli alla conversione al cristianesimo, nonché riprendere l’attività dell’ Inquisizione.
Quando Saladino riconquistò Gerusalemme, che i Crociati avevano occupato in precedenza, e che sparsero con ferocia il sangue del proprio popolo in un massacro mai visto prima, non sparse a sua volta il sangue dei cristiani per vendetta, anzi li trattò con grande umanità e generosità, mostrando loro il vero spirito della cavalleria. La cavalleria cristiana - al contrario di quella islamica - non ebbe alcun riguardo verso la parola d’ onore e i prigionieri di guerra. Dopo che il re Riccardo Cuor di Leone ebbe giurato sul proprio onore che la vita di tremila prigionieri musulmani era al sicuro, subitaneamente cambiò idea e ordinò di massacrarli tutti”.

N.° 185

Giumada II° 1435
Marzo 2014

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