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LA FACCIA
DEL TERRORE BUDDISTA

Il monaco buddista Ashin Wirathu, leader del movimento contro i musulmani in Myanmar, ha guadagnato la copertina di The TIME, la prestigiosa rivista USA, che mette nella sua copertina personaggi contemporanei di primo piano nei diversi campi dell’attività umana. Questa volta è toccato al monaco buddista, che è salito agli onori della copertina di TIME per il fatto di essere il leader dei massacratori di Rohingya, la minoranza musulmana nello stato del Myanmar [già Birmania], sottoposta a una violenta persecuzione, pogrom, per odio di religione al livello del genocidio, essendo i Rohigya in Myanmar una minoranza etnica. Eppure uno dei cardini del Buddismo è quello dell’A-HIMSĀ, cioè la non-violenza, consistente nel non produrre, direttamente o indirettamente, dolore o morte ad alcun essere vivente, quale che sia il suo grado nel mondo dei viventi! È doloroso dirlo, ma il mondo sta a guardare, senza prendere, per mezzo delle Nazioni Unite, efficaci provvedimenti per porre fine alla mattanza, di stampo hiltleriano.

N.° 203

Rabì II
1438
Gennaio
2017

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