Home Archivio

 

È INCOMPATIBILE
CON L’ISLAM

Conoscere gli elementi essenziali dell’Islàm è un obbligo che incombe a ogni musulmano e a ogni musulmana: è <farḍu-l-‘àyn> obbligo personale. Questo obbligo è stabilito dal ḥadīth che recita le parole del profeta Muhàmmad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, il quale disse: <<La ricerca del sapere è un obbligo per tutti>>.
Scostarsi dagli insegnamenti divini, dopo averli ricevuti è miscredenza. Dice Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce: <<<Chi è più scellerato di colui, che - dopo che gli sono stati ricordati i Segni del suo Signore - si scosta da essi? In verità Noi ci vendicheremo dei malfattori.>>>
[Surah As-Saǧdah, àyah 22]
-O-
Non è obbligatorio per tutti, invece, conoscere i dettagli della dogmatica e gli argomenti della giurisprudenza, che è invece obbligatorio per insegnanti di dottrina, giurisperiti e esercenti attività per cui è necessario conoscere la normativa che regola l’esercizio di quella attività. Un musulmano ha da sapere che FEDE significa credere con il cuore, render testimonianza con la bocca e agire con il corpo. Il non fare una di queste tre cose può portare all’ipocrisia.
Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, dice nella Sura al-Bàqarah, àyah 208: <<C’è, invece, tra la gente, chi si dedica esclusivamente alla ricerca del compiacimento di Allàh. Allàh è benigno verso i Suoi servi.(207) O voi che credete, entrate tutti nella pratica dell’Islām e non seguite le orme di Sciayṭān (Satana) che per voi è un nemico evidente.(208) Perciò, se dopo le prove che vi sono state offerte, scivolerete, sappiate che Allàh è possente e sapiente.(209)>>>
Costringere una persona a entrare nuovamente nell’Islàm [dal quale, a suo tempo, era stato dirottato dai suoi genitori (ogni nato nasce <musulmano> sono poi i suoi genitori che ne fanno un giudeo, un nazareno, un magio…)] non è permesso. Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, dice nella Sura al-Bàqarah – àyah 256 <<Non ci deve essere forzamento [per far tornare qualcuno] nell’Islàm! Infatti, la differenza tra la rettitudine e il fuorviamento è evidente; perciò chi rinnega il Tāghūt (l’idolo) e crede in Allàh ha afferrato il sostegno sicuro, in cui non c’è incrinatura. E Allàh è Audiente e Sciente.(256) Allàh, il Patrono di quelli che credono, li fa uscire dalle tenebre alla luce, mentre patroni di coloro che rifiutano di credere sono i Tāghūt, che li fanno uscire dalla luce e sprofondare nelle tenebre. Quelli sono i compagni del fuoco, nel quale staranno in eterno.(257)>>>.
Ma sia ben chiaro che dopo avere reso Testimonianza che non c’è divinità tranne Allàh e che Muhàmmad è l’Apostolo di Allàh, mettere in pratica l’Islàm con la parola e l’azione diventa obbligatorio.
Non è ammissibile, infine, pensare che dell’Islàm si possa prendere quello che fa comodo per i propri capricci, e non prendere quello che non fa comodo e dispiace.
Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, dice nella Sura al-Bàqarah – àyah 85: <<Credete forse a una parte del Libro e a una parte rifiutate di credere? La ricompensa per chi di voi si comporta così è l’ignominia nella vita terrena, mentre nel giorno del giudizio saranno condannati alla pena più grave. E Allàh non è disattento a quello che fate.>>(85)

N.° 204

Giumada I
1438
Febbraio
2017

Sfoglia on-line

Scarica PDF