Editoriale

Il tema fondamentale di questo Messaggero dell’Islàm è l’informazione sulla terribile situazione della minoranza musulmana, i <Rohingya> che vive nello stato asiatico, che di recente ha cambiato la sua denominazione da Birmania a Myanmar. I nostri fratelli sono fatti oggetto di una vera e propria <pulizia etnica>, da parte dell’esercito governativo, coadiuvato da fanatici adoratori di Budda, che, assatanati dall’odio di religione, commettono crimini abominevoli, che giungono anche a forme di cannibalismo. Il terrore suscitato dalle violenze fisiche, dagli stupri e dalle carneficine ha spinto alla fuga poco meno di mezzo milione di nostri fratelli rohingya a rifugiarsi oltre confine nello Stato del Bangladesh, dove vivono in condizioni disumane di penuria alimentare e di deficienza di assistenza sanitaria, che si avvicinano molto alla definizione di catastrofe umanitaria. La nostra Islamic Relief e la Comunità di s. Egidio hanno chiesto alle rispettive aree spirituali di esprimere fattivamente solidarietà nei confronti della massa di profughi, che si accalcano alla frontiera del Bangladesh, con donazoni di denaro per soccorrere gli infelici [musulmani], che lo stesso pontefice, in una sua dichiarazione ha chiamato <nostri fratelli e sorelle>, perseguitati perché vogliono vivere la loro <fede musulmana>. Non poteva mancare l’annuncio dell’inizio dell’anno scolastico 1438-1439 [2017 – 2018] della <Scuola Al-Rahmàn> del centro islamico, il cui compito è quello di assicurare alle scolaresche la conoscenza delle regole del buon comportamento islamico sulla base della Religione e della dottrina musulmana, per cui sono invitati i genitori di figli in età scolare a ricordare il dovere che hanno di far continuare il loro insegnamento in famiglia nella Scuola del Centro Islamico da insegnanti qualificati. Non mancano gli spazi dedicati al Sublime Corano e alla Nobile Sunna, alla ricetta, alla perla di sapienza, alla vita del Centro Islamico.
Buona lettura.