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BARCELLONA INSANGUINATA

DAL TERRORE DI MATRICE ANTI-ISLAMICA

Ancora una volta, maledettamente, sangue di matrice terroristica sulle strade. Questa volta a Barcellona, la capitale della Catalogna, nella penisola iberica e, più precisamente, nel regno di Spagna, regnante Felipe VI. Terrorismo, naturalmente, etichettato, subito, con l’aggettivo islamico, poiché i presunti autori della strage del 19 agosto ultimo scorso nella <Rambla>, la passeggiata che conduce al porto di Barcellona, hanno nomi che appartengono all’onomastica arabo-musulmana e perché il sedicente Califfato, targato ISIS, se ne è assunta la responsabilità, definendo gli attentatori “soldati dello Stato islamico” attraverso la sua agenzia <amaq>, come riferisce il sito di monitoraggio dell’ <estremismo islamico> in rete.
Questo è l’ultimo di numerosi criminali fatti di sangue, etichettati dai mass media come azioni di terrorismo islamico, che ci costringe alla ripetizione della ormai ben nota duplice condanna nostra, da una parte di ogni azione che abbia le caratteristiche del delitto terroristico, chiunque ne sia l’autore, e dall’altra della menzognera utilizzazione da parte dei mass media al servizio della <conservazione> del dominio dell’uomo sull’uomo, su cui si regge il sistema di potere in atto, dell’aggettivo <islamico>, legato in indissolubile matrimonio sacramentale alla parola <terrorismo>. La profonda ignoranza di gran parte delle masse europee riguardo alla natura dell’Islàm, le rende facili vittime dell’inganno, per cui milioni di copie di giornali, riviste, trasmissioni televisive – e chi più ne ha, più ne metta – diffondono il veleno dell’inganno, per eccitare all’islamofobia! Eppure è lapalissiano che chi è <terrorista> non è <musulmano> e che chi è <musulmano> non è <terrorista>. C’è qualcuno che riesca a pensare un <cubo sferico?>.
Sostantivo e aggettivo, che pur potendo stare insieme a livello verbale, non rappresentano nessuna realtà, perché non esiste nessun <cubo sferico> nella realtà tridimensionale! [né, ovviamente, nessuna sfera cubica!] La stessa cosa vale per l’espressione <terrorismo islamico>.
Ogni azione criminale genera terrore, spavento, paura vale a dire genera <turbamento della pace> e poiché uno dei 99 Nomi di Allàh/Iddio, rifulga lo splendor della Sua Luce è <LA PACE> e la Sua Religione è <RELIGIONE–DI-PACE> ogni azione che turbi LA PACE è estranea all’Islàm. La realizzazione della <pace> è la <ratio legis> di ogni norma del codice di vita islamico: la <pace> dell’uomo [creatura] con Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce [il Creatore]; dell’uomo con se stesso; la pace nella sfera della famiglia; la pace nella sfera del sociale, la pace con tutte le creature non umane e con il creato! Questo è l’Islàm, che è la traduzione in pratica, attraverso l’obbedienza al Sublime Corano e alla Nobile Sunna, dell’amore per Allàh, per il Profeta, per noi stessi, per la nostra famiglia, per i nostri simili e per il resto dell’universo!
La strage di Barcellona, come tutte quelle che in Europa l’hanno preceduta, delle quali l’ISIS ha rivendicato la paternità, non hanno niente a che vedere con l’Islàm, per il semplice motivo che:
non è dei nostri chi, consapevolmente o inconsapevolmente, mette armi nelle mani di coloro che hanno interesse alla <demonizzazione dell’Islàm e dei Musulmani> con le sue azioni e tutti i cattivi maestri sono al servizio di Satana, che li comanda.
Vergognosamente vengono addebitati all’Islàm e ai Musulmani eventi che con l’Islàm, come già detto, non hanno nulla a che vedere con l’Islàm e con i Musulmani. Ciò nonostante esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra solidarietà per le famiglie di tutte le vittime, per la città di Barcellona e per la Spagna e la nostra amarezza per la strumentalizzazione che ne viene fatta in chiave nettamente islamofobica, anche se tra le righe di ogni diffusione della notizia e dei commenti dell’orribile evento.
Dice Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce: “Nessuna anima sa, in quale terra morirà!”. Tre delle vittime sono italiane: Bruno Gulotta, 35enne di Legnano, in vacanza a Barcellona con la moglie e due figli, Luca Russo 25enne, di Bassano del Grappa, in vacanza a Barcellona con la fidanzata, ferita e in ospedale, e Carmen Lopardo, 80 anni, da più di 60 residente in Argentina, originaria della provincia di Potenza; alle loro famiglie il nostro sincero cordoglio, la nostra solidarietà e l’assicurazione che i loro cari sono stati vittime di oscure potenze del male, ma non dell’Islàm e dei Musulmani, che sentitamente partecipano al loro dolore, in quanto anche l’Islàm e i musulmani sono vittime di questi crimini abominevoli, che vengono, purtroppo, attribuiti falsamente all’Islàm e ai Musulmani da chi in Europa – teatro di queste azioni esecrande - ha interesse alla <demonizzazione dell’Islàm>.

N.° 208

Dhu-l-Hìggiah
1438
Settembre
2017

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