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AMARE
IL PROFETA

Che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria

Un giorno, il famoso Compagno dell’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, di nome ‘Omar [ ibn al-Khaṭṭāb], che Allàh si compiaccia di lui, credette di esprimere il suo amore verso il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, dicendo: < Il mio amore per te è più grande di ogni mio amore per un altro, eccetto quello verso me stesso!>.
Il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, rispose:
<<Eh no! Nessuno può essere un musulmano perfetto se non mi ama anche più di quanto ami se stesso!>>.
‘Omar [ibn al-Khaṭṭāb], che Allàh si compiaccia di lui, udite questa parole del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, disse:
<Adesso, io ti amo più di me stesso!>
E il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria:
<<Adesso, o ‘Omar, Adesso!>>.
Che cosa volle dire il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, con la frase <<Adesso, o ‘Omar, Adesso!>> ?
Forse volle dire: <<Adesso – che mi ami più di te stesso – sei un vero Musulmano!>>.
Ma può anche aver voluto dire: <<Da molto tempo avresti dovuto amarmi più di te stesso!>>.
L’amore verso il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, si esprime non soltanto dicendo:
<O Allàh, benedici, esalta Muhàmmad ed abbilo in gloria>
ma anche – e soprattutto – mettendo in pratica i suoi precetti, i suoi insegnamenti da lui dati, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, con le sue parole e con gli esempi della sua linea di condotta, modello della perfezione islamica.
Un giorno, un quivis de populo islamico, di cui non si conosce il nome, un compagno innominato, che Allàh si compiaccia di lui, si rivolse all’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, dicendo:
<O Profeta, io ti amo più della mia vita, dei miei beni e della mia famiglia. Se quando sono a casa mi capita di pensare a te, sento irresistibile il bisogno di vederti. O Profeta di Allàh, prima o poi la morte ci separerà e tu ti troverai nella tua esaltata posizione di Profeta, mentre io sarò in qualche altro posto, dal quale, può darsi che io non possa vederti e quando penso a questo, che sarò separato da te, mi viene l’angoscia!>.
Il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, rimase in silenzio, non sapendo cosa dire.
Gibrīl, su lui la pace, comparve e rivelò:
<<<Chi obbedisce ad Allàh e all’Apostolo sarà nella buona compagnia di coloro, sui quali Allàh effuse la Sua grazia, dei Profeti, dei confermatori della verità, dei martiri, dei bene operanti.(69) Questo è il favore di Allàh e basta Allàh a saperlo.(70)>>>.
E questa fu la risposta, che il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, diede: la risposta di Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce.
L’amore per Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, e del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, si esprime con l’obbedienza, pronta, assoluta, senza se e senza ma ai comandamenti del Sublime Corano e ai Precetti del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria.
Allàh, rifulga lo splendor della sua Luce, dice al Profeta, Egli lo benedica e l’abbia in gloria:
<<<Di’: <<Se amate veramente Allàh,seguitemi! E, seguendomi, Allàh vi amerà!>> >>>.

N.° 208

Dhu-l-Hìggiah
1438
Settembre
2017

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