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Editoriale

Anno 1437 a partire dalla Grande Egira
Al tramonto del 13 ottobre ha avuto inizio il primo giorno del mese di Muhàrram, il primo mese dell’anno lunare 1437 a partire da quello della Grande Egira [al-hìjratu-l-kùbrā], il trasferimento, per ordine di Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, della predicazione dell’Islàm da parte del profeta Muhàmmad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, dalla Mecca all’oasi di Yàthrib. Il Capodanno lunare non è giorno festivo nell’Islàm, dato che non risulta né dal Sublime Corano né dalla Nobile Sunna, che esso sia festivo, essendo due le Feste comandate dell’Islàm: quella della Rottura del digiuno di Ramaḍān e quella del Sacrificio a conclusione del Pellegrinaggio. Niente Festa, quindi, e nemmeno commemorazione di ricorrenza, perché l’Egira non è iniziata il primo di Muhàrram, ma verso la fine di Ṣàfar e si è conclusa il 12 di Rabì’ primo di quell’anno, il terzo mese dell’anno lunare. L’anno nuovo inizia bagnato di sangue musulmano nelle terre dei Califfi ben guidati e la parola Califfo è tornata tragicamente alla ribalta della storia collegata ad eventi che nulla hanno a che fare con l’Islàm; ne parliamo in questo numero insieme ad altri titoli della nomenclatura storico-politica dell’Islàm; parliamo anche del Ricordo dell’Esodo dei figli d’Israele dall’Egitto faraonico che Allàh, l’Altissimo, ne fa nel Corano e lo facciamo in occasione della ricorrenza di ’asciūrā‹ in cui e facoltativo il digiuno. Rammentiamo del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, insegnamenti di scottante attualità e sottolineiamo il valore del digiuno del Mese di Muhàrram.
Parliamo della storia dei Califfi Abbasidi e di molte altre cose, di sicuro interesse per il lettore, che ci segue.

N.° 194

Muhàrram
1437
Ottobre
2015

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