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EDITORIALE
RAMADAN 1437

Come ogni anno, anche quest’anno il Santo mese di Ramadān, l’appassionatamente atteso da tutti noi, che sembrava non arrivare mai, giunto finalmente, quasi di sorpresa, il “Signore dei mesi” come ebbe a definirlo il Profeta, cha Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, si sta avviando, rapidamente, al suo termine, che sarà segnato dall’apparizione nella volta celeste dell’esile falce di luna crescente del decimo novilunio, annunciatrice della solennità festiva della Rottura del Digiuno mensile 1437 dell’Egira, di un mese la prima parte del quale è Misericordia, la parte mediana è Perdono e l’ultima parte Salvezza dal fuoco. Accolga Allàh, rifulga lo splendor della sua Luce, i digiuni diurni dei fedeli e le loro veglie notturne di adorazione e le loro salāwāt e le loro invocazioni e le loro preci e riversi su loro in abbondanza la Sua Grazia e le Sue Benedizioni. In questo mese Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, ha chiamato a miglior vita il fratello in tutto il Pianeta noto come Muhàmmad Alì, il due volte campione del mondo dei pesi massimi, il quale in occasione della sua presenza a Milano fece visita al Centro Islamico e pregò nella Moschea del Misericordioso nell’anno 1991, visita che in queste pagine ricordiamo, invocando Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, che gli usi misericordia.
In verità, apparteniamo ad Allàh e ad Allàh, in verità, facciamo ritorno”. Insieme al ricordo di questa visita ricordiamo i fatti luminosi della storia politica e spirituale degli albori dell’Islàm avvenuti nei giorni di Ramaḍān: la vittoria di Badr e la liberazione della Mecca dal dominio idolatrico. Come ogni anno la rottura del digiuno offerto dal Centro ai digiunanti presenti alla Moschea per il rito del màghrib; il tarawīh guidato da maestri del taǧwīd [la recitazione salmodiata del Sublime Corano], venuti dall’oltre mare, e le testimonianze di entrata nel novero dei credenti dell’unicità di Allàh e nella missione apostolico-profetica di Muhàmmad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria.
Il Messaggero augura a tutti i digiunanti che Allàh, l’Altissimo, accolga le loro preghiere, perdoni i loro peccati e faccia scendere su tutti loro e la Umma di Muhàmmad, che Allàh lo bnedica e l’abbia in gloria, la Sua Pace e la Sua Benedizione.

N.° 199

Ramadàn
1437
Giugno
2016

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