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SURA
AL-BAQARAH
LE ULTIME DUE AYAT

L’imām ‘Ali ibn Abī Ṭālib, che Allàh lo esalti, disse: ““Non c’è uomo dotato d’intelletto che sia capace di dormire senza aver prima recitato le ultime due ayah di sūratu-l-bàqarah. Queste due àyah vengono dal tesoro che si trova sotto il più alto dei cieli”” [o come disse in arabo].
Ecco, per coloro che ancora non sono in grado di leggerne il contenuto direttamente dalla Parola di Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, la traslitterazione fonetica:
285. āmana r-rasūlu bi-mā ùnzila ilày-hi mi[n]-r ràbbi-hi wa l-mu<>minūna! Kùllun àmana bi-llāhi wa malā<>ikati-hi wa kùtubi-hi wa rùsuli-hi !! Lā nufàrriqu bàyna àḥadi[n]-m-mi[n]-r-rùsuli-hi wa qālū: ““sami‘nā wa aṭa‘nā! Ghufràna-ka Ràbba-nā wa ilày-ka l-masīr[u]!””
[L’Apostolo ha creduto in ciò ch’è stato fatto scendere su lui dal suo Signore e (così pure) i credenti. Tutti hanno creduto in Allàh, nei Suoi angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Apostoli. Noi non facciamo distinzione tra nessuno degli Apostoli. Essi dissero: “Abbiamo udito e abbiamo ubbidito! Perdonaci, o Signore nostro. In Te si conclude ogni ritorno!”.(285)
286.Lā yukàllifu llāhu nàfsan illā wus‘a-hā la-hā mā kàsabat wa ‘alày-hā mā ktàsabat. ““Ràbba-nā. lā tu-akhidh-nā in nasīnā au akhta<>nā; Ràbba-nā wa lā taḥmil ‘alàynā ìsran kamā ḥamalta-hu ‘alā lladhīna min qàbli-nā; Ràbba-nā wa lā tuḥammil-nā mā lā tàqata lanā bi-hi wa ‘àfu ànnā wa ghfir la-nā wa rḥàmnā; Anta maulānā fa-nṣurnā ‘alā l-qàumi l-kāfirīn[a].
[Allàh non impone a un’anima qualcosa, se non nei limiti delle sue forze. A favore di un’anima il suo merito e a suo carico il suo demerito. Signor nostro, non prendertela con noi se dimentichiamo o se facciamo sbagli! O Signore nostro, non ci addossare un gravoso fardello, come l’hai addossato a quelli che ci hanno preceduto. Signor nostro, non ci gravare di cose superiori alle nostre capacità, ma sii Indulgente con noi, perdonaci, usaci misericordia, Tu sei il nostro Protettore, perciò sostienici, facendoci trionfare su coloro che rifiutano di credere.(286)].

N.° 211

Giumada I° 1439
Gennaio
Febbraio
2018

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