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Sha’bān
il mese del Profeta (*)

Siamo entrati, ormai da diversi giorni, nell’ottavo mese del calendario islamico, il mese di Shà’bàn, il mese che precede Ramadàn. Esso è uno dei mesi importanti, poiché per viverlo islamicamente il Musulmano trova istruzioni particolari nella sunna dell’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, il quale era solito digiunare la maggior parte del mese, ad eccezione di alcuni giorni alla fine di esso. L’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria disse: “Ràgiab è il mese di Allah. Sha’bān è il mio mese e Ramaḍān è il mese della ummah” [o come disse]. Aisha la madre dei credenti, che Allàh si compiaccia di lei, raccontò. “Il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, usava digiunare la maggior parte del mese di Sha’bān, sicché, un giorno, gli chiesi:
“O Apostolo di Allàh, forse che Shà’bān è il tuo mese favorito per il digiuno?“. Rispose: “In questo mese Allàh fa la lista delle persone che devono morire questo anno. Perciò io spero che la mia morte [se ha da avvenire in esso] avvenga quando sono in stato di digiuno”. Da questo hadīth si ricava che il digiunar nel mese di Sha’bān, benché non sia obbligatorio, cioè nàfl [supererogatorio], è molto fruttuoso di meriti e per questo il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, non amava perderlo.

N.° 187

Sha'bàn
1435
Giugno 2014

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