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EID EL-FITR 1438

Il solenne rito di adorazione congregazionale della Festa della Rottura del Digiuno è stata celebrato dal Centro Islamico di Milano e Lombardia – in data 25 / 6 / 2017 - negli ampi spazi della sua sede in Segrate e in Milano nella Moschea del Misericordioso al-Rahmān, dove da ogni parte della Lombardia sono convenuti in massa i fedeli, che nel Centro Islamico di Milano e Lombardia, che è la prima organizzazione islamica di base costituita sul Territorio, nel 1974, hanno il punto di riferimento per la loro vita religiosa. Dalla levata del sole i primi accorsi hanno iniziato la litania delle magnificazioni e delle laudazioni di Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, la proclamazione della Sua unità, unicità e uni-personalità: Allàhu àkbar - Allàhu àkbar - Allàhu àkbar – lā ilāha illā llàh - Allàhu àkbar - Allàhu àkbar wa lillàhi-l-ḥàmd. Con il passare dei minuti e il continuo afflusso di fedeli il coro cresce di volume e di intensità fino a quando il dott. Ali, il Presidente del Centro si mette davanti a tutti in funzione di imām e inizia a scandire i sette takbìr della prima rak’ah del rito, seguito dal poderoso takbìr dei fedeli. Recitata la Sura dell’Altissimo ed eseguita la cinematica, l’imàm si alza e scandisce i cinque takbìr canonici della seconda ràk’ah e il cerimoniale della stessa fino al Taslīm che conclude il rito e a questo punto inizia la khutbah di Salātu-l-Eid, egli dice:

”Chi vede la situazione dei Musulmani, oggi giorno, trova che la maggior parte di loro si sente depressa e quasi demotivata, per come essa è e per l’ingiustizia nei loro confronti.
Ad alcuni arriva il pensiero che la situazione sia immutabile e, addirittura, alcuni si vergognano di dire che sono musulmani. Chi arriva a questo non ha il concetto giusto di “sunan Allàh [le leggi con cui Allàh governa la Sua creazione]”. Allàh ha creato l’universo e ha messo delle leggi ben precise, che non possono essere sostituite o modificate; sono leggi che indicano la Saggezza di Allàh e la Sua Giustizia. Allàh dice: “Allàh è vincitore nelle sue cose, però la maggior parte degli uomini non lo sa”.
Queste leggi sono fatte da Allàh in modo equilibrato e in giusta misura. Dice Allàh: “Ogni cosa l’abbiamo creata nella misura giusta!”. Quando un musulmano conosce queste leggi è tranquillo perché diventa consapevole che ogni azione ha una conseguenza e tutto è nella mano di Allàh; conosce che ci sono certi comportamenti che possono modificare la situazione secondo queste leggi, le quali hanno delle caratteristiche:
1 – La loro stabilità: “… legge di Allàh come è stata applicata su quelli prima di voi e non trovi in essa nessun cambiamento;
2 – Queste leggi sono valide per tutti [musulmani, e non, e a tutte le latitudini]: dice Allàh: “Se fate le stesse cose, avrete lo stesso risultato;
3 – In queste leggi c’è la giustizia di Allàh, per cui Egli non mette sullo stesso piano chi obbedisce e chi disobbedisce, quanto a ricompensa.
La prima è che alla fine il risultato è a vantaggio dei timorati. Dice Allàh: “Vogliamo dare la nostra grazia a quelli che erano deboli sulla terra, dando loro potenza e rendendoli eredi”.
Il cambiamento comincia dalle persone, perché Allàh dice: “Allàh non cambia il suo atteggiamento verso un popolo, finché il popolo non cambia atteggiamento verso Lui!
L’altra legge di Allàh è che Egli le situazioni non le fa durare eternamente, per cui dice: “le distribuiamo una volta agli uni e una volta agli altri”.
La legge della prova. Non c’ è vittoria o presa del potere, che non sia preceduta da una prova. Se subite una sconfitta anche gli altri l’hanno già subita, così alterniamo tra gli uomini questi giorni per ché Allàh riconosca quelli che hanno creduto e scelga tra voi dei testimoni [martiri].
Allàh non ama gli ingiusti.
Dice anche: “Credete forse di poter entrare nel Paradiso, senza che Allàh riconoscano quelli che lottano e quelli che sopportano”.
Altra <sunna> di Allàh è che Egli non distrugge un popolo, finché in esso ci siano dei buoni.
Quindi i Musulmani devono conoscere, sapere e vivere queste leggi, metterle nella pratica e sapere come usarle per cambiare la situazione”.

Al termine della Khutbah, fedeli in grande numero si sono fermati per scambiarsi gli auguri, fare nuove conoscenze, fissarsi appuntamenti per festeggiare in privato la fine di Ramadàn. Verso le 11 circa duecento fedeli hanno formato una carovana di automobili, che si è diretta a un grande Ristorante dell’hinterland dove è stato chiuso convivialmente in forma pubblica l’evento festivo della Rottura del Digiuno dell’anno 1438 dell’Egira.

N.° 207

Shawwàl
1438
Luglio
2017

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