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SUBLIME CORANO
L’ESODO

O figli d’Israele, ricordate la grazia di cui vi ho colmato e ricordate che vi accordai il Mio favore, ponendovi al di sopra di tutto l’universo! (47) Perciò, temete un giorno, nel quale nessuno potrà esser di aiuto in nulla a un altro, nel quale non saranno accettati né l’intercessione né il riscatto e nel quale nessuno potrà ricevere aiuto.(48) Noi vi liberammo dall’oppressione di Faraone, il quale aveva ordinato ai suoi servi di sgozzare i vostri figli, lasciando in vita le vostre donne. Terribile fu la prova, a cui vi sottopose il vostro Signore! (49) Noi, dopo aver aperto il mare, facendovi passare incolumi, facemmo annegare l’armata faraonica sotto i vostri occhi.(50)
Capitolo secondo del Sublime Corano - Sura della vacca (sūratu al-bàqarah).
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E rivelammo a Mūsā (Mosè): “Trasporta di notte i miei servi. In verità, voi sarete inseguiti”. (52)
Faraone mandò per le città dei convocatori [per fare la mobilitazione generale delle milizie da lanciare all’inseguimento dei Figli di Israele, seguaci di Mosé] (53), facendo dire dai banditori: “In verità, quelli sono solo un gruppetto, (54) e, in verità, essi sono provocatori della nostra collera. (55) Noi, però, siamo una moltitudine di vigilanti”. (56)
Li facemmo uscire da giardini e sorgenti, (57) da tesori, da una nobile sede (58) e facemmo di tutto ciò una eredità per figli d’Israele!(59)
Gli inseguitori li raggiunsero alla levata del sole. (60)
Quando le due formazioni furono in vista l’una dell’altra, i compagni di Mūsā (Mosè) dissero:
“In verità, noi siamo per essere raggiunti!”(61)
Egli [Mūsā] disse: “Niente affatto! In verità, con me c’è il mio Signore, che mi guida!”. (62)
E Noi rivelammo a Mūsā (Mosè): “Colpisci il mare con il tuo bastone!”.
Esso [il mare] si aprì [formando una valle profonda] e ogni parte era come montagna imponente. (63)
Noi [è Allàh l’Altissimo che parla con il plurale di maestà] facemmo avanzare laggiù [nella valle profonda, dopo il passaggio di Mosé e dei Figli di Israele] gli altri, (64) salvammo Mūsā (Mosè) e coloro i quali erano con lui tutti e quanti, (65)
poi sommergemmo gli altri. (66)
In verità, certamente in ciò vi è un segno. I più di loro, però, non sono credenti. (67)
Capitolo ventiseiesimo del Sublime Corano - Sura dei poeti (sūratu al-sciù’arā‹).

Nota
Questi sono due dei brani del Sublime Corano in cui Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, racconta il passaggio miracoloso del Mar Rosso da parte di Mosè e dei Figli di Israele e della miserevole fine di Faraone e delle sue milizie sommersi dalle montagne d’acqua che si richiusero sopra loro, quando i fuggiaschi erano tutti arrivati a piedi sull’altra sponda. Al tempo del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, evento era ricordato con un digiuno dalle tribù israelitiche stanziate a Medina il giorno dieci di Muhàrram.

N.° 194

Muhàrram
1437
Ottobre
2015

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