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IN 99 SECONDI
LAICO AL TAPPETO!

Un giovane tunisino, il cui nome è Aḥmad Ḥusàyn, in un dibattito televisivo ha messo a sedere il relatore laico, emozionando il pubblico presente in sala.
Il moderatore: “Signor Ahmad, lei, adesso, ha a sua disposizione 99 secondi, per esporci la sua opinione, i suoi argomenti e le sue prove”. Aḥmad Ḥusàyn: “Nel nome di Allàh, il Sommamente Misericordioso il Clementissimo Assalàmu ‘alày-kum, nobile pubblico. Quello che sto per dirvi è molto semplice e spero che sia altrettanto efficace, così da poter penetrare nel vostro spirito e nei vostri cuori. Come avete appena udito dal relatore laico, egli sostiene che bisogna separare la religione dallo Stato. Di quale religione parla? Parla, forse, dell’Islàm? L’Islàm è un modo della vita e come è possibile separarlo dalla vita? L’Islàm è nello stesso tempo spiritualità e politica, vale a dire che dal Corano e dalla Sunna dell’Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, emerge una organizzazione della vita in tutti gli aspetti di essa. L’uomo è soggetto in tre relazioni inter-personali: la relazione di creatura con il suo Creatore sul piano della fede e del culto; la sua relazione con se stesso; nutrimento, abbigliamento e linea di condotta. La relazione con la gente sul piano della dottrina, degli impegni e dei rapporti. A chi vuol separare la religione dall’ordinamento politico, chiedo. “Di che religione si tratta?”. Se si tratta del Cristianesimo, rispondo di sì, perché è una dottrina unicamente spirituale, da cui non emerge nessun sistema, non lo organizza all’origine, perché non ne possiede la materia. L’Islam, invece, regola tutti gli aspetti della vita e quando nel Sublime Corano Allàh dice: “Eseguite il rito di adorazione” dice anche: “Rispettate fedelmente gli impegni, che avete preso”. Quando dice: “Pagate l’imposta coranica”, dice anche in relazione alla politica internazionale: “Rispettate il patto concluso con voi fino al termine convenuto”. Il nostro maestro, il profeta Muhàmmad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, riguardo al rito di adorazione dice: “Eseguite i rito d’adorazione come l’avete visto fare da me, ma ha parlato anche dell’economia, della proprietà individuale e ha detto: “Tutti hanno diritto a tre cose, il fuoco, l’acqua e il pascolo”. Chi di voi può separare la sua anima dal suo corpo? Uno Stato che sia veramente rispettoso della dignità dell’uomo non è unicamente materiale, escludendo la religiosità dalla vita, né unicamente spirituale, negando valore agli aspetti materiali di essa; e ciò si verifica solo quando lo Stato è islamico, cioè governato dalla legge divina, l’unica che regoli l’esistenza umana in funzione della felicità dell’uomo in questa vita e nella vita futura, realizzando equilibrio e armonia tra le esigenze spirituali e le esigenze materiali della creatura umana. E Allàh ne sa, certamente, di più.

N.° 194

Muhàrram
1437
Ottobre
2015

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