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AL-ḤÙBBU FĪ (A)LLĀH
L’AMORE IN ALLĀH

Il legame più forte che unisce i Musulmani è l’amore tra loro in Allàh, rifulga lo splendore della sua Luce. I cuori dei primi musulmani hanno gioito alle parole del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloriaa, quando parlò dell’importanza dell’amore in Allàh e della fratellanza basata sull’amore (al‑ḥùbbu fī-llàh). L’amore in Allàh e l’amore fraterno è una lampada che illumina la via del credente. Disse il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, di quello che gli fu rivelato fuori dal Sublime Corano da parte del suo Signore (Ḥadīth Qudsī): “Coloro i quali si sono vicendevolmente amati per amore di Me saranno seduti su troni di luce e saranno invidiati dai Profeti, dai Martiri e dai Timorati”. In un altro Hadìth Qudsī: “Allàh dice: ‘Tra i servi di Allàh ci sono persone che non sono né Profeti, né Martiri, che dai Profeti e dai Martiri sono invidiati per la loro posizione presso Allàh!’”. I presenti, a queste parole, esclamarono: “O Apostolo di Allàh, dicci chi sono!”. Egli, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, disse: “Persone che si sono amate tra loro per amore di Allàh senza avere tra loro rapporti di parentela e interessi materiali. Essi hanno facce luminose come la luna piena”. L’Imàm Abu Dāwūd, uno dei sei luminari del Hadìth, insieme a al-Bukhàri, Muslim, Ibn Magiah, An-Nisā‹i e at-Tirmidhi, ha raccolto un hadìth che trasmette queste parole del Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria: “Il rapporto di fratellanza si realizza in pieno quando uno ama per il fratello quello che ama per se medesimo e si sa che ognuno ama per se medesimo ricchezza, rispetto e fama e ogni cosa che può fargli guadagnare il bene di questa vita e dell’altra” [o come disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria].
Disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria:
“Un giorno un uomo si stava recando a far visita a un amico e Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, mise sulla sua strada un angelo, in forma umana di viandante.
Il viandante chiese all’uomo: “Dove stai andando?”.
L’uomo rispose: “Sto andando a far visita a una persona”.
Il viandante chiese: “Per chiedergli un favore?”.
L’uomo rispose: “No!”.
Il viandante chiese: “È forse un tuo familiare?”.
L’uomo rispose: “No!”.
Il viandante chiese: “Perché vuoi ringraziarlo di un favore che hai ricevuto da lui?”.
L’uomo rispose: “No!”.
Il viandante chiese: “Perché vai a visitarlo?”.
L’uomo rispose: “Perché io lo amo a causa del suo amore per Allàh”.
A questo punto il viandante disse: “Sappi che io sono un Angelo e che è stato Allàh a mandarmi da te per farti sapere che Egli, l’Altissimo, ti ama, poiché tu ami quella persona a causa del suo amore per Allàh. Infine sappi, che Allàh ti ha promesso il Paradiso” [O come disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria]”.
Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, dirà nel giorno del Giudizio, all’umanità radunata davanti a Lui:
“Dove sono coloro che si sono amati a causa dell’amore per Me di ciascuno di essi per l’altro per la Mia Gloria? Vengano alla Mia ombra, in questo Giorno in cui non c’è altra ombra che la mia ombra!”.
Quando un Musulmano ama suo fratello nell’Islàm gli dichiara il suo amore con la frase:
“Uḥìbbu-ka fī [A]llàh!”
Ti amo in Allàh
come fu detto da un Saḥāba, che Allàh si compiaccia di lui, al Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria.
Colui al quale l’amore in Allàh è stato dichiarato, risponderà, se Allàh vuole, come rispose il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, il quale rispose:
“Aḥàbba-ka
llādhī aḥbabta-nī min aǧli-Hi”
Ti ami
Colui a causa del quale tu mi ami
o come disse, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria.
Una molto bella invocazione è la seguente, da imparare a memoria e recitare spesso:
O Allàh,concedimi
di amare Te,
di amare chi ti ama,
di fare sempre
ciò che mi rende meritevole
del Tuo amore
e concedimi, infine,
che l’amare Te mi sia più caro
di me stesso,
della mia famiglia
e del mondo intero.

E la lode appartiene ad Allàh
Il Signore e Padrone
di tutti gli universi.

N.° 198

Shabàn
1437
Maggio
2016

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