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MARTIROLOGIO
NABRAH HASSANEYN
ULTIMA MARTIRE

Lo scorso 18 giugno [2017] un nuovo nome si è aggiunto alla lunga lista dei martiri, vittime dell’odio di religione. Il suo nome è Nàbrah Hassaneyn. Il martirio è avvenuto in Virginia, nei pressi di Washington. Nella notte tra il 17 e il 18 di Giugno, cioè nella notte del 23 di Ramaḍān, la sorella Nabrah, che Allàh le usi misericordia, aveva partecipato alla veglia notturna di adorazione che si era tenuta a Sterlig nella Moschea dell’associazione All Dulles Area Muslim Society [Associazione di tutti i Musulmani dell’area di Dulles], alla quale Nabrah, che abitava a Reston [Virginia] si era recata per il rito del tarawīh il sabato sera [17 giugno], ivi trattenendosi per il qiyāmu-l-làyl [la veglia notturna di adorazione] fino al fàǧr del 18 giugno. Mentre tornava a casa è stata massacrata con una mazza da baseball. La polizia ha arrestato il presunto responsabile dell’omicidio, un 22enne ispano-americano, che in passato aveva manifestato pubblicamente il suo odio verso l’Islàm e i Musulmani. La mamma della martire ha esternato in una intervista, richiestale dal Washington Post, che sua figlia è stata uccisa perché riconosciuta dal suo carnefice come musulmana a causa del suo vestito, perfettamente in regola con le norme del codice di abbigliamento islamico. Secondo un testimone, ascoltato dalla polizia, Nebrah, dopo essere stata affiancata da una vettura, è stata pesantemente offesa, dal conducente di essa, il quale, sceso dalla macchina, l’ha colpita alla testa con una mazza da baseball. Poi caricato il corpo esanime in macchina si è allontanato dal luogo del delitto. La salma della ragazza, vicino alla quale c’era una mazza da baseball, è stata rinvenuta in una zona desolata. L’omicidio di cui è stata vittima-martire la sorella Nabra è l’ultimo di una lunga serie di violenze - dovute a ragioni razziali e religiose - contro i Musulmani negli U.S.A. Il Council on American-Islamic Relations ha registrato un aumento del 44% di casi, che sono passati da 180 a 260 e l’incremento dei delitti contro i musulmani è coinciso con l’inizio della campagna elettorale nella corsa per la Casa Bianca di Donald Trump, attuale presidente degli Stati Uniti.

N.° 207

Shawwàl
1438
Luglio
2017

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