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ELEZIONI EUROPEE
PARTE PRIMA

Nelle elezioni che si sono svolte recentemente nei Paesi europei i partiti di destra e di estrema destra hanno guadagnato dappertutto buoni successi nel consenso degli elettori. C’è sempre uno spettro che si aggira nell’Europa. Qualche tempo fa era lo spettro del nazi-fascismo; debellato lo spettro del nazi-fascismo, ha iniziato ad aggrirarsi lo spettro del comunismo; sparito lo spettro del comunismo, liquidato da Gorbachov e dalla caduta del muro di Berlino, ecco aggirarsi lo spettro dell’Islàm, veicolato dall’immigrazione extra-comunitaria, di dimensioni bibliche, proveniente dal Sud del mondo, in fuga dalla miseria e dalla guerra che lo affligge. Il verbo xenofobo e dichiaratamente anti islamico è sotto varie forme è nei vessilli di organizzazioni politiche che partono da posizioni dichiaratamente fasciste o addirittura naziste [i tre movimenti estremisti tedeschi (Republikaner, Npd e Dvu)]; i tre italiani [(Ms-Fiamma tricolore, Forza Nuova, Fronte sociale nazionale)], lo spagnolo Democrazia nazionale, il Partito Nazionale Britannico [Inghilterra], il Fronte Ellenico [Grecia], il Partito della Giustizia e della Vita in Ungheria, il Vlaams Blok nelle Fiandre [Belgio]. Altri ce ne sono con venature anti-globaliste e anti-liberiste in Francia e in Austria, in chiave cripto-razzista e islamofoba. Partiti populisti e nazionalisti sono sbocciati in Olanda e in Danimarca, come pure in Norvegia, Svezia e Irlanda, come pure in Romania, Serbia e Russia. Il quadro è sicuramente preoccupante e questa avanzata delle forze reazionarie che speculano sulla paura del diverso, remando in senso contrario alla storia, richiede un attento studio e delle contromisure appropriate per fare argine alle politiche oscurantiste, che si nutrono di falsità e di menzogna di odio di religione e di <razza> di diffamazione di oltraggio e di dissacrazione, nella difesa di sistemi sofisticati di oppressione e di sfruttamento, la cui sopravvivenza è messa in pericolo dal chiaro messaggio di liberazione dell’uomo dal dominio dell’uomo, sintetizzato nel manifesto dell’Islàm: <<Nessuno ha titolo per essere padrone dell’uomo, tranne il Suo Creatore>>, il Quale ha parlato nelle Pagine del Sublime Corano e per bocca del profeta Muhàmmad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria. La risposta ha da essere massiccia a livello informativo e la responsabilità di questa risposta ha da essere a carico di ciascun musulmano nella cerchia delle sue conoscenze con ogni strumento di comunicazione disponibile per denunciare le macchinazioni delle conventicole intellettuali europee abbarbicate all’oscurantismo illuministico della laicità in crisi d’identità contro la Luce dell’Islàm. È necessaria una massiccia attività di contrasto non solo a livello verbale, ma anche a livello comportamentale, poiché è assodato che rendere massiccia una presenza comportamentale di alto livello etico, come richiede l’Islàm potrà, non senza il sostegno di Allàh, avere effetti di neutralizzazione della squallida propaganda islamofobica mascherata dalla pretesa difesa di esigenze di conservazione identitaria messa in pericolo dall’immigrazione extra-comunitaria.

N.° 207

Shawwàl
1438
Luglio
2017

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