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LA PACE È ISLAM
IL SIGNIFICATO ROFONDO

La parola Islam significa consapevole accettazione del Codice di Vita e della Visione del mondo comunicati all’uomo da Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, per mezzo della Rivelazione del Sublime Corano al profeta Muhàmmad, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria. Da questa consapevole accettazione derivano l’abbandono, la resa e la sottomissione ad Allah Altissimo del devoto allo scopo di obbedirGli, di salvarsi dall’obbedienza a una pluralità di falsi dei e dal peccato. Non vi è un bene che Allah non abbia indicato e ordinato e non vi è un male o un peccato che Egli non abbia vietato e consigliato di evitare. L’applicazione delle prescrizioni divine garantisce a tutti una vita di sicurezza, di pace all’ombra di leggi, che assicurano i diritti di tutti.
Allah Altissimo dice (6: 151) «Di’:
«Venite, vi reciterò quello che il vostro Signore vi ha proibito e cioè: non associateGli nulla, siate buoni con i genitori, non uccidete i vostri bambini in caso di carestia: il cibo lo provvederemo a voi e a loro».
L’islam è la religione della pace globale con tutto quello che la parola “pace” contiene come significato sia all’ interno della società, sia nei rapporti fra popoli e Stati nel mondo.
A livello interno della società islamica: Allah Altissimo infatti dice (33:58): «E quelli che ingiustamente offendono i credenti e le credenti si fan carico di calunnia e di evidente peccato».
Il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, disse: «Il musulmano è colui che risparmia alla gente i misfatti della sua lingua e delle sue mani; il mugiāhīd è colui che fa il possibile per obbedire ad Allah; e il muhāgir è colui che sfugge gli errori e i peccati.» (lbn Habban no 4862).i
A livello dei rapporti fra popoli: essi sono basati sulla sicurezza, la stabilità, la pace e la non aggressione. Allah dice al riguardo: (2: 208) «O voi che credete! Entrate tutti nella Pace. Non seguite le orme di Satana. In verità egli è il vostro dichiarato nemico».
L’Autore divino del Codice di vita islamico, Allàh, rifulga lo splendor della Sua Luce, prescrive la giustizia, consiglia la non aggressione anche di quelli che sono nemici dell’Islam, infatti dice (5-8): «O voi che credete, siate testimoni sinceri davanti ad Allah secondo giustizia. Non vi spinga all’iniquità l’odio per un certo popolo. Siate equi: l’equità è consona alla devozione. Temete Allah, Allah è ben informato su quello che fate.»
As-Salam (la pace) è uno degli epiteti di Allah Altissimo. Allah dice (9:23): «Egli è Allah, Colui all’infuori del Quale non c’è altra divinità, il Re, il Santo, la Pace, il Fedele, il Custode, l’Eccelso, Colui che impone il Suo volere, Colui che è cosciente della Sua grandezza. Gloria ad Allah, ben al di là di quanto Gli associano». Pace è anche uno tra i nomi del Paradiso:
Allah, infatti, dice (6:127): «Avranno una dimora di Pace presso il loro Signore. Egli è il loro alleato per quello che hanno fatto.».
Pace è il saluto che si scambiano i beati del Paradiso: Allah infatti dice (33: 44):
«Nel Giorno in cui Lo incontreranno, il loro saluto sarà: «Pace». Egli ha preparato per loro generosa ricompensa.»
Pace è infine il saluto che i musulmani si scambiano fra di loro («Assalamu ‘alày-kum»): un saluto che infonde tranquillità, calma, nell’animo di chi lo riceve e di chi lo dà. Per lo straordinario senso di serenità che tale parola esprime e infonde nell ‘animo dei musulmani , il Profeta stabilì che fosse uno degli elementi complementari della fede e disse: «Non farete ingresso in Paradiso finchè non crederete in Allah, e non crederete in Allah finchè non vi amerete; vi potrei indicare il modo di amarvi : diffondete la pace tra di voi.» (riferito da Muslim).
Il Profeta, che Allàh lo benedica e l’abbia in gloria, insegnò, inoltre, che il saluto di pace è tra le opere migliori nel senso che appena espresso, esso ravvicina il cuore dei musulmani, genera affetto tra loro e fa dileguare ogni ira e ogni odio; così quando gli venne chiesto: «Qual è l’islam migliore?», il Profeta rispose: «É quello che consiste nel dar da mangiare all’affamato e a salutare chi conosci e chi non conosci» (concordemente accettato).
Una siffatta religione, che stabilisce leggi e regole in tutti i campi delle relazioni e dei rapporti umani, nella guerra come in tempo di pace, nel matrimonio, nell’economia, nella politica, nelle pratiche cultuali e sociali; una religione che fonda i principi della società esemplare che definisce il rapporto del fedele con il Creatore, con la società e con l’ambiente in cui vive, una religione che anche se tutta l’umanità unisse le sue energie non riuscirebbe a produrne una simile, una siffatta religione è davvero degna di essere abbracciata, meritevole di essere sempre più diffusa e protetta, e non mai avversata.

N.° 212

Shabàn 1440
Aprile 2019

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