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An-Nàkbah

“An-Nàkbah” è il sostantivo arabo che designa la tragedia, la catastrofe, che colpì il popolo palestinese nella primavera del 1948, cioè la proclamazione della nascita in forma di Stato dell’entità sionista, insediatasi in Palestina a partire dai primi anni del secolo scorso, con la complicità della Gran Bretagna, sulla base del progetto consacrato nel libro di Teodoro Herzl, intitolato “lo Stato Giudaico” [Jewish state] e con una base nella cosiddetta Dichiarazione Balfour del 1917, con cui veniva promesso l’appoggio dell’Inghilterra alla costituzione in Palestina [allora territorio dell’Impero Ottomano] di un “focolare giudaico” a guerra finita [prima guerra mondiale]. La proclamazione della nascita di “Israele fatta da Ben Gurion - l’8 maggio 1948 - dai microfoni di Radio Tell Aviv, fu una dichiarazione di guerra all’intero mondo arabo-islamico e diede luogo alla tragica situazione, nella quale venne a trovarsi la popolazione palestinese, vittima di un esproprio terroristico della sua terra patria e con l’invenzione anti-storica di un’entità statale [ultimo colpo di coda della mentalità imperialista largamente diffusa in Occidente] finalizzata alla realizzazione di una Grande Israele, etnicamente omogenea dal gran fiume d’Egitto all’Eufrate. La presenza dell’entità sionista, che occupa i territori della Palestina storica è responsabile della spirale di odio e violenza, che da oltre mezzo secolo caratterizza la vita delle popolazioni dell’area geo-politica medio-orientale, non rispettando le risoluzioni delle Nazioni Unite di condanna della sua politica aggressiva e occupando territori dei confinanti stati arabi. Una cosa è certa in questo sessantasettesimo anniversario del suo insediamento politico statuale in Palestina che ogni soluzione riguardante l’assetto territoriale dell’area, non potrà mai essere considerato definitivo, poiché l’obbiettivo strategico dell’establishment sionista in Palestina è Eretz Yisrael, l’impero giudaico [jewish] etnicamente omogeneo dal Gran fiume d’Egitto all’Eufrate.

N.° 191

Ràgiab
1436
Maggio 2015

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