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Ordinare il bene
e proibire il male

Ogni musulmano ha il dovere di ordinare il bene [i Comandamenti del Sublime Corano e i precetti della Nobile Sunna dell'Apostolo di Allàh, che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria] e di metterlo in pratica [vivere in obbedienza alla Parola di Allàh, rifulga lo splendore della Sua Luce, e alle regole di vita dettate dal Profeta].

Colui che predica il bene e lo pratica compie due azioni buone.

Quando un soggetto predica il bene, ma non lo mette in pratica, compie un'azione buona (l'ordinare il bene) e una cattiva (quella trasgressiva); tal soggetto, anche se non è virtuoso, deve essere obbedito, quando insegna il bene.

Questo perché, se il titolo per ordinare il bene e proibire il male ce l'avesse solamente l'uomo scevro da peccati, nessuno, dopo la scomparsa del Profeta, che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria, avrebbe più avuto titolo di insegnare il bene e proibire il male.

Al‑Ḥàsan bin Ali bin Abi Tàlib, che Allàh si compiaccia di lui, il nipote del Profeta, che Allàh lo benedica e l'abbia in gloria, avendo udito dire che solamente chi è senza peccato ha titolo per proibire il male, disse: "Se le cose stessero così, Satana godrebbe un mondo, perché nessuno avrebbe titolo per ordinare il bene e proibire il male".

N.° 175

Dhu-l-Higgiah 1433
Ottobre 2012

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