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Notizie in breve dal mondo

MYANMAR (Ex‑ Birmania)

Il 18 giugno del 1989 la Birmania (ex colonia britannica) assume il nome di Myanmar dopo la conquista del potere(1988) da parte di una giunta militare.

Nel 1990 le elezioni sono vinte dalla Lega nazionale per la democrazia e la giunta militare sospende l'Assemblea, mete al bando i partiti e arresta la leader della Lega Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la pace nel 1991.

Myanmar confina con India, Banghladesh, Cina, Laos e Thaylandia.

La popolazione è per l' 89% di religione buddista, per il 4% di religione musulmana (la etnia Rachin o Rohinga a nord del Paese) e il resto sono cristiani e animasti.

In questi ultimi tempi la giunta militare sta conducendo un programma di genocidio contro la minoranza musulmana, in attuazione di un programma politico di realizzare uno stato omogeneo sia dal punto di vita dell'etnia che da quello religioso, che secondo la giunta, esprime la convinzione della maggioranza buddista, che non ci può essere progresso se sul territorio non vive una sola razza e una sola religione.

Massacri vengono sistematicamente perpetrati contro i Rohinga per costringerli ad abbandonare il Paese, assumere la condizione di profughi e costringere l'ONU a occuparsene.

Anche il capo dell'opposizione, Aung San Suu Kyi, la leader della Lega e premio Nobel per la pace nel 1991, come detto sopra, lei, che dai mass media occidentali è stata fatta eroina della difesa dei diritti umani ha scelto la via del silenzio.

La cosa che addolora è la posizione del mondo islamico e specialmente quella dei paesi confinanti del Sudest Asiatico, che fanno parte dell'organizzazione denominata SEAN (Nazioni del Sud Est Asiatico all'inglese), tra cui la Malesia, il Banghla Desh e l'Indonesia, che sono i Paesi più popolosi del Mondo Islamico, non esercitano nessuna pressione sulla giunta Militare perché receda da questo odioso programma di pulizia etnica in corso.

Infine, i Paesi dell'Occidente europeo e degli USA che hanno fatto forti pressioni sulla Giunta militare con il boicottaggio, per costringere i militari a liberare il premio Nobel per la pace San Suu Kyi, attivista nella difesa dei diritti umani, non fanno altro che propaganda, utilizzando la scarcerazione di San Suu Kyi, per il cambiamento di rotta di Myanmàr verso il rispetto dei diritti dell'uomo.

Da una intervista rilasciata dal dott. Habìb Siddiqi, attivista dei diritti umani.

 

SIRIA

In Siria continua la violazione dei diritti umani da parte dell'apparato poliziesco‑militare del regime dittatoriale del presidente Assad, esponente apicale della minoranza "Alaouite" erede e successore del padre Hafez, noto massacratore e persecutore dell'opposizione al regime, nel gigantesco sforzo di reprimere la ribellione, che serpeggia in tutto il territorio, da più di un anno, avviandosi al secondo.

Donne, vecchi e bambini vengono uccisi non solo dai bombardamenti eseguiti dall'aviazione, i cui aerei, di fabbricazione sovietica (cacciabombardieri MIg), sono pilotati da ufficiali alaouiti, ma anche da un apparato para‑militare di miliziani, sempre alaouiti, detti Shabihah, che spietatamente ammazzano con coltelli, sgozzando e sventrando, con colpi di pistola alla nuca, con armi per il combattimento ravvicinato e con armi di precisione a tiro lungo ficcante da parte di cecchini, appostati su tetti e finestre.

La situazione della popolazione è veramente tragica e il Mondo occidentale sta a guardare e non va oltre le dichiarazioni e le sanzioni, mentre Russia, Cina e Iran sostengono il traballante regime assediano, chi per motivi strategici (la Russia, che ha la sua unica base navale nel Mediterraneo a Lattaia) motivi economici (la Cina), motivi "religiosi" (l'Iràn).

 

EGITTO
EVENTO STORICO

Per la prima volta nella storia delle relazioni internazionali tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Araba d'Egitto il neo‑presidente egiziano Mohamed Morsi, primo Capo dello Stato eletto democraticamente a suffragio universale dal popolo è venuto in Italia in visita di Stato.

In tale occasione ha incontrato i Responsabili della Presenza Islamica in Italia di diverse Città, in data 13 settembre 2012.

N.° 175

Dhu-l-Higgiah 1433
Ottobre 2012

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